ROMA – Un minuto di silenzio, poi l’applauso: l’Aula del Senato ha voluto ricordare così, in apertura di seduta, Sergio Zavoli, scomparso martedì sera all’età di 96 anni.
«Giornalista e scrittore di incredibile talento e brillante intelligenza, è stato tra i più vivaci e importanti narratori della nostra storia». Con queste parole il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha aperto il suo omaggio a Sergio Zavoli, stamane, nell’Aula del Senato.
«Entrato in Rai giovanissimo, fu ideatore e conduttore di molte trasmissioni di inchiesta e di approfondimento. Il suo volto e la sua voce – ha sottolineato Casellati – divennero per milioni di italiani la garanzia di un giornalismo di qualità, fatto di passione, di ricerca instancabile della verità e di rispetto».
I primi passi alla Rai nel giornalismo sportivo: «Indimenticabile – ha sottolineato Casellati – il suo “Processo alla tappa” del Giro d’Italia, nel pieno degli anni ’60, in cui riuscì a fondere sport e cultura, coinvolgendo nella sua trasmissione intellettuali del calibro di Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia».
Poi l’impegno per approfondire «temi politici complessi – dall’ascesa del fascismo agli anni bui del terrorismo – che ancora oggi rappresentano un patrimonio di conoscenza di incredibile attualità. Oltre alla voce inconfondibile, seppe coniugare nella ricostruzione storica
rigore e potenza narrativa».
Da presidente della Rai, dal 1980 al 1986, «affrontò la sfida del superamento del monopolio della tv di Stato, nella convinzione che il pluralismo e la concorrenza fossero un mezzo di promozione della crescita culturale e civile della società».
E ancora l’attività in Senato, dal 2001 e poi per altre tre legislature: «In ogni suo intervento – ha aggiunto Casellati – seppe distinguersi per autorevolezza, competenza, serietà, grande rispetto per l’istituzione parlamentare». (ansa)