ROMA – «Mentre il Presidente della Repubblica ricorda che “ogni atto rivolto contro la libera informazione, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”, YouTube chiude per una settimana il canale di Visione TV, con Francesco Toscano direttore. La colpa sarebbe di aver pubblicato una prima pagina del giornale la Verità».
Lo afferma Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana Popolare, chiedendosi «se un’azienda privata possa avere la meglio sulla libertà di espressione nel nostro Paese, ancora garantita dalla Costituzione».
«Qualcuno dirà che YouTube è una piattaforma privata con le sue regole, ma – osserva Rizzo – è del tutto evidente che oggi la politica ed il pluralismo passano soprattutto attraverso le piattaforme social e quindi è impensabile, che senza la sentenza di un giudice, un privato possa promuovere un arbitrio di tale portata. La battaglia per la libertà di espressione è oggi la principale battaglia per la libertà stessa nel nostro Paese. Ci batteremo contro questo atto di violenza».
A denunciare la chiusura del canale è stato il fondatore e direttore di Visione Tv, Francesco Toscano, presidente di Democrazia Sovrana Popolare: «YouTube mi ha chiuso il canale per una settimana perché ho osato fare vedere, il 10 aprile, la prima pagina del quotidiano La Verità. La libertà di pensiero e di espressione in Italia, come ricorda anche il Presidente Mattarella, è ampiamente tutelata».
Piena solidarietà a Visione Tv e ai colleghi Francesco Toscano e Marco Rizzo viene espressa dal segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, evidenziando che «Visione TV è una testata giornalistica regolarmente registrata in tribunale e, pertanto, YouTube dovrebbe tenere conto che ogni limitazione o sequestro potrebbe avvenire soltanto su provvedimento del giudice. Singolare poi che venga censurata per aver pubblicato la prima pagina di un quotidiano, La Verità, che ha pubblicato lo scoop sulla confessione dell’ex ministro Speranza su un argomento di fondamentale interesse pubblico come i vaccini».
«Il problema – ricorda Parisi – non è di poco conto, considerato che trattandosi di una piattaforma commerciale porta vantaggi economici a chi la gestisce. È giusto che vengano rimossi i video che violano apertamente le regole diffondendo fake news o incitamenti all’odio ma, allo stesso modo, bisogna rispettare le regole sulla libertà di stampa che non può essere sottoposta a limitazioni o censure. Un motivo in più, insomma, per affrontare seriamente il problema e regolamentare finalmente un settore nel quale spesso, molto spesso, quasi sempre, le logiche del profitto prevalgono sulla libertà, sul pluralismo e sul buonsenso». (giornalistitalia.it)
Buon giorno, auguro a You Tube di trovare un giudice integerrimo che renda giustizia ai giornalisti di Visione tv, che vi impedisca di censurare la libertà di opinione, di pensiero e di parola.
E questo presumo sia solo l’inizio, data la rielezione di Von Der Leyen! È un’oscenità!