SANAA (Yemen) – Nella prima metà del 2018, sono stati registrati in Yemen almeno 100 casi di violazioni della libertà di stampa. Secondo quanto denunciato dal sindacato dei giornalisti yemeniti (Yjs), “le statistiche mostrano che la guerra sistematica ai media e alla libertà di stampa continua in modo ostile e violento da tutte le parti” in conflitto nel paese arabo.
Il rapporto pubblicato dal Yjs parla di rapimenti, arresti, torture, blocco dei portali web e sospensione del pagamento delle retribuzioni.
Almeno 47 dei 100 casi denunciati sono stati attribuiti alle forze filo-governative e avrebbero avuto luogo in edifici pubblici o in basi delle forze di sicurezza. Altri 39 casi sono stati attribuiti ai ribelli sciiti filo-iraniani huthi e 6 alla coalizione araba a guida saudita che combatte in Yemen a fianco del governo internazionalmente riconosciuto del presidente Abd Rabbu Mansour Hadi.
Secondo l’Yjs, 27 giornalisti sono stati uccisi dall’inizio della guerra in Yemen, 12 sono detenuti dagli huthi e uno è tenuto in ostaggio dal gruppo terroristico Al-Qaeda nella Penisola Arabica (Aqap).
All’inizio di questa settimana, Fathi Bin Lazraq, redattore del quotidiano Aden Tomorrow è stato rapito nel sud del paese e rilasciato meno di 24 ore dopo da un gruppo armato non identificato. (agi)