SUNNYVALE (Usa) – Yahoo è ancora nei guai. Dopo il cyberattacco che le è costato mezzo miliardo di account e l’accusa di aver spiato le mail dei suoi clienti, l’azienda è stata denunciata per discriminazione sessuale. L’ex dirigente Scott Ard, che ha lavorato per 3 anni e mezzo a Yahoo prima di essere silurato nel 2015, ha accusato il ceo Marissa Mayer, una delle donne più potenti d’America (la rivista Fortune la inserisce tra le prime 50), di aver adottato un sistema di valutazione dei dipendenti ideato per discriminare e licenziare i dirigenti maschi.
Ard ha fatto causa all’azienda, la seconda presentata in pochi mesi contro l’azienda per lo stesso motivo, sostenendo che, attraverso il Qpr, o Quaterly Performance review, “Mayer ha incoraggiato e favorito l’utilizzo di questo strumento di valutazione per per gestire le inclinazioni e le opinioni personali dei manager a danno dei dipendenti maschi”.
Un portavoce di Yaho, interpellato dalla Cnbc, ha replicato che la denuncia è priva di fondamento e che “l’equità” è la linea guida del processo di valutazione e di promozione della compagnia”.
Il Qpr è stato introdotto da Mayer nel 2012, subito dopo la sua nomina a ceo. Secondo Ard il processo di valutazione adottato dall’azienda è estremamente discrezionale e ha portato all’allontanamento di di più di 50 uomini.
Inoltre Ard punta il dito contro Kathy Savitt, capo del marketing, la quale in 18 mesi su un totale di 16 dirigenti senior ne avrebbe assunte o promosse 14 di sesso femminile. (Agi)
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