ROMA – “Noi non stiamo zitti, non smetteremo di indagare fino a quando non saranno stati individuati i mandanti dell’omicidio di ”. Così Antonio Tajani, presidente dell’Europarlamento, unico politico europeo a partecipare ai funerali della giornalista maltese uccisa da un’autobomba nell’ottobre 2017, in un’intervista al quotidiano la Repubblica.
Tajani insiste sulla necessità di individuare e arrestare i mandanti dell’omicidio della giornalista e propone: “Visto che c’è anche la pista finanziaria, se fossi il governo maltese chiederei l’intervento della Guardia di Finanzia italiana, la numero uno in Europa per questo genere di reati”. Inoltre, “limitare la libertà di stampa è inaccettabile”.
Tajani vuole, però, evitare strumentalizzazioni politiche della vicenda maltese. “Il Parlamento europeo sta indagando, non vorrei ridurre il problema a una questione destra-sinistra, non è che se domani va via Muscat cambia tutto. Crede che con le dimissioni di Robert Fico ora in Slovacchia sia tutto a posto?”, afferma il presidente dell’Europarlamento.
“Non smetteremo di indagare – sottolinea Tajani – fino a quando non saranno stati individuati i mandanti dell’omicidio di Daphne Caruana Dalizia. Non basta l’arresto dei tre killer, vogliamo i mandanti”.
“Continueremo a fare pressione anche con gesti simbolici”, ha aggiunto Tajani evidenziano, che “il 23 ottobre, ad esempio, appenderemo il ritratto di Daphne nella sala stampa di Strasburgo”.
“L’Europarlamento sta continuando a tenere i riflettori puntati su Malta – ha concluso il presidente del Parlamento Europeo – ma deve essere un’operazione di giustizia non politica. Le indagini non possono essere fatte a favore di una parte politica contro un’altra, ma devono scoprire la verità e far capire che in Europa non si possono uccidere giornalisti quando scoprono qualcosa che dà fastidio”.
Stasera, intanto, a sei mesi dall’attentato che l’ha uccisa, Sky manda in onda un film-inchiesta sulla giornalista investigativa maltese uccisa dall’esplosione di un’autobomba, dopo aver subito minacce di morte.
Gli esecutori vengono arrestati, ma a sei mesi dall’omicidio restano ancora nell’ombra i mandanti dell’attentato. Parte da qui “Daphne – Esecuzione di una giornalista”, il film-inchiesta in onda domenica 22 aprile, alle ore 21.15 su Sky Atlantic HD e su Sky TG24 HD e disponibile su Sky On Demand.
Prodotta dalla Divisione Digitale del Gruppo Gedi, in collaborazione con 42° Parallelo e Sky, la storia di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, scritta da Emilio Fabio Torsello con Diana Ligorio racconta la vicenda della brillante giornalista che per anni, in solitudine, ha messo a nudo il Potere sull’isola di Malta: la compromissione della politica, i suoi conflitti di interesse, la sua corruzione.
Attraverso testimonianze e documenti, il film racconta chi era Daphne, chi l’ha uccisa, a chi faceva paura la sua voce, e indaga su quello che è quasi certamente un omicidio politico, i cui mandanti restano ancora nell’ombra. Accanto al racconto della Daphne “privata”, il film ricostruisce i possibili moventi dell’assassinio e la dinamica dettagliata dell’attentato.
Al suo interno anche molte interviste esclusive, tra cui quella all’ultima fonte di Daphne: la whistleblower Maria Efimova, ex impiegata della filiale maltese della Pilatus Bank, una banca che, secondo la giornalista uccisa, era al centro di un insieme di interessi opachi e riciclaggio.
“Daphne – Esecuzione di una giornalista” è il nuovo appuntamento de “Il racconto del reale”, il ciclo di Sky Atlantic HD che ogni domenica racconta l’attualità in modo diverso, senza mediazioni. (adnkronos)