Vittoria Sicari: voce degli ultimi che amava Natuzza

Vittoria Sicari

VIBO VALENTIA – «Se n’è andata così, in silenzio. Lei che sapeva parlare anche con gli occhi. Che tante persone ha ascoltato; a tanti ha dato voce. A tanti ha fatto arrabbiare. Non perdeva mai il sorriso, però…». Stefania Marasco ha annunciato, così, sulla Gazzetta del Sud, la scomparsa della collega Vittoria Sicari, storica collaboratrice del quotidiano e punto di riferimento per i cittadini di Vibo Marina che chiamavano lei per raccontare storie e denunciare soprusi: «Chiamavano lei perché lei conosceva il territorio, lo viveva.

Vittoria Sicari

Da vent’anni con taccuino e penna in mano. Una giornalista di quelle che non stanno dietro al telefono. Perché andava sul posto Vittoria Sicari e ascoltava. Quando era il caso, si arrabbiava anche. Amava la vita, amava la gente, amava i bambini ai quali si stava dedicando da qualche anno a scuola. Sempre puntuale, sempre attenta, sempre empatica. Sempre umana. Sempre tenace. Sempre credente. La sua Natuzza, quella di cui da sempre seguiva i passi. L’aveva fatto da fedele e da cronista. Un linguaggio semplice, diretto, pungente il suo. Fatto di amore e senso della giustizia. Fino all’ultimo. Al giorno in cui un malore si è portata via il suo sorriso… Vittoria ha sempre lottato. L’ha fatto per aiutare a trovare giustizia i più deboli, lo farà ancora. Non ha perso questa battaglia, perché lei credeva in un altro mondo, migliore. E continua ad insegnarci qualcosa».
Nata nella frazione Longobardi di Vibo Valentia il 27 aprile 1966, Vittoria Leonardina Sicari era insegnante e giornalista pubblicista iscritta all’Ordine della Calabria dal 21 maggio 2014. Oltre alla Gazzetta del Sud, da qualche tempo collaborava anche con la testata online “Noi di Calabria”.
Nel giugno scorso era stata colpita da un ictus e da lì era iniziato il suo calvario: il lungo ricovero nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro e l’intervento chirurgico, poi il tentativo di risveglio nella Casa di Cura Madonna della Catena nella frazione Laurignano di Dipignano, in provincia di Cosenza. Ieri il decesso.
Vittoria Sicari lascia il figlio Sergio, la mamma Isabella, il fratello Francesco e la sorella Marcella. I funerali saranno celebrati a Longobardi mercoledì 7 agosto, alle ore 17, nella Chiesa di San Leonardo. (giornalistitalia.it)

Figec Cisal: “Ci mancheranno il suo amore per la vita
e il giornalismo e la sua straordinaria professionalità”

«La morte di Vittoria Sicari ci addolora profondamente. In questo momento di grande dolore, ci stringiamo alla sua famiglia e ai colleghi della Gazzetta del Sud». Il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, e il fiduciario di Vibo Valentia, Tonino Fortuna, esprimono così «la più sentita vicinanza al figlio Sergio, alla mamma Isabella, al fratello Francesco, alla sorella Marcella e ai colleghi della “Gazzetta”».
«Il ricordo di Vittoria – sottolineano Carlo Parisi e Torino Fortuna –  resta più che mai vivo in tutti noi che non dimenticheremo mai la sua passione per il lavoro che svolgeva, l’amore per la ricerca costante della notizia ad ogni costo, la sua capacità di far valere, ancora oggi, un modello di giornalismo, basato sulla ricerca diretta e immediata dei fatti attraverso un utilizzo non mediato delle fonti. La sua straordinaria professionalità mancherà a noi tutti». 

Il Comune di Vibo Valentia: “Una voce libera
Denunciava storture e ingiustizie della società”

Le più sentite condoglianze alla famiglia vengono espresse dal sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, che a nome della Giunta e del Consiglio comunale afferma che «mancherà a tutti noi la voce libera di Vittoria Sicari e mancherà, soprattutto, a tutta quella gente alla quale ha dato spazio con la sua attività giornalistica per denunciare le storture e le ingiustizie della nostra società». (giornalistitalia.it)