Obama inorridito. Fondato sospetto del ministro degli esteri inglese Hammond

Video autentico, forse di Londra il boia di Foley

L’orribile esecuzione

L’orribile esecuzione

ROMA – “Il mondo è inorridito” dal brutale assassinio di James Foley. Così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in un breve dichiarazione. Obama ha sottolineato che “l’Isis non parla di religione”. “Le loro vittime sono in massima parte musulmani e nessuna fede insegna alla gente a massacrare gli innocenti”.
Intanto, l’intelligence Usa ha analizzato il video in cui vengono mostrati i cittadini americani James Foley e Steven Sotloff ed ha raggiunto il giudizio che si tratta di un video autentico. Lo ha confermato la portavoce del Consiglio nazionale per la Sicurezza della Casa Bianca, Caitlin Hayden.
Dal canto suo, Scotland Yard, cui fa capo l’unità antiterrorismo della polizia britannica, ha invitato ad evitare la diffusione delle immagini sul web, soprattutto attraverso la condivisione su social media come Twitter e Facebook, ricordando che ciò potrebbe costituire reato nel Regno Unito.
Dopo il video-choc diffuso dall’Isis sulla decapitazione del giornalista freelance americano rapito in Siria nel 2012, James Foley, si aprono interrogativi sulla sorte di altri due giornalisti statunitensi: Austin Tice, anche lui scomparso in Siria due anni fa, e l’altro reporter rapito, Steven Joel Sotloff. Quest’ultimo è apparso nel video degli jihadisti: “La vita di questo cittadino americano, Obama, dipende dalle tue prossime decisioni”, ha minacciato il terrorista con il volto coperto ed il coltello in mano, diventato ormai uno dei macabri protagonisti della vicenda.
Twitter sta sospendendo gli account che hanno rilanciato il link del video della decapitazione. Dick Costolo, amministratore delegato di Twitter in un tweet questa mattina ha scritto: “Stiamo sospendendo gli account di chiunque copriamo condivida quelle immagini” legate decapitazione di Foley.
Come se non bastasse, i servizi segreti europei stanno studiando il filmato per paragonare l’accento del suo carnefice con quello di ex prigionieri di Guantanamo e altri britannici che si sarebbero uniti al’Isis. Lo riporta oggi il Washington Post.
Centinaia di residenti del Regno Unito si sono spostati in Siria per combattere nella guerra civile e molti di loro sarebbero entrati nelle fila dello Stato Islamico. Secondo esperti britannici l’accento del boia di Foley sarebbe del sud dell’Inghilterra, “probabilmente di Londra”.
I servizi britannici di intelligence sono al lavoro insieme con quelli americani per stabilire l’autenticità del filmato. Lo ha confermato il ministro britannico degli Esteri Philip Hammond.
“Tutto sembra indicare che il video sia autentico. Siamo molto preoccupati dal fatto che, apparentemente, l’omicida in questione potrebbe essere britannico e stiamo indagando in questo senso con urgenza”, ha detto Hammond, “agenzie su entrambe le sponde dell’Atlantico stanno lavorando prima di tutto per verificare l’autenticità del video, come sembrerebbe, e per identificare l’individuo in questione”.
Anche il ministro britannico degli Esteri, Philip Hammond, ha detto oggi che il governo di Londra è consapevole della presenza di britannici “in numeri significativi” tra gli estremisti che operano all’estero.
“Su questo stiamo lavorando da molti molti mesi e non credo che questo video cambi particolarmente le cose, se non nel rafforzare la consapevolezza di una situazione molto grave”.
Hammond ha, quindi, ribadito che proprio il coinvolgimento di cittadini britannici con gruppi estremisti è una ragione per cui l’Isis “rappresenta una minaccia diretta” per la sicurezza del Regno Unito.
“Non siamo mai stati così orgogliosi di nostro figlio. Ha dato la sua vita cercando di rivelare al mondo la sofferenza del popolo siriano”: così Diane Foley, la madre di James.
“Supplichiamo i rapitori di risparmiare la vita degli altri ostaggi. Sono innocenti, come lo era Jim. Non hanno controllo della politica del governo americano in Iraq, Siria o in altri parti del mondo”, si legge sul profilo Facebook di Diane. (Ansa)

La testa mozzata appoggiata sul corpo del giornalista James Foley

La testa mozzata appoggiata sul corpo del giornalista James Foley

2 commenti

  1. Raffaele Mambella

    Ossezia, Baghdad… guerra, terrorismo, orrore, pedofilia…
    A volte vorrei essere un animale per non vedere, per non sapere!
    Talvolta l’ignoranza rende liberi, il sapere rende schiavi…
    Non si può ignorare il dolore, la sofferenza!
    Non posso essere un inconsapevole e felice animale, e non riesco a rendermi sordo e cieco al dolore!
    Odio chi odia… Non parlatemi di perdono, non si può perdonare l’orrore, e non credo nel pentimento di chi è malato d’abominio!

  2. Gabriele Lugnani

    Queste tristi ed abberranti immagini dovremmo imprimerle nella nostra mente, per ricordarci che ci sono tanti tipi di guerra quella che stanno facendo questi terroristi è la più vigliacca.
    Dobbiamo fare attenzione perché Oriana Fallaci trenta anni fa ci metteva in guardia: “Attenti all’Islam, agli integralisti…”
    Ora ci troviamo quasi obbedienti in casa nostra alle loro leggi arcaiche, via il crocefisso dalle nostre case? Via gli islamici dalla nostra terra.

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