MOSCA (Russia) – La campagna di rimpasto e defenestrazioni eccellenti ai vertici delle principali agenzie statali in Russia si prepara a colpire anche il portavoce del Comitato investigativo, Vladimir Markin. Come riporta l’agenzia ufficiale Tass, citando una “fonte vicina all’autorità inquirente, Markin “cambierà sfera di attività”, in quanto ha ricevuto un’altra proposta e potrà svolgere compiti non meno importanti e di vasta scala”.
La fonte non ha reso noto in che tempi il funzionario lascerà l’incarico. Secondo Interfax, Markin, 60 anni, andrà a occupare la poltrona di vice direttore generale della Rusgidro, maggiore società di generazione idroelettrica russa.
Una fonte vicina ai servizi di intelligence ha spiegato a Rbc che la sorte di Markin e del suo capo, il potente presidente del Comitato investigativo Aleksandr Bastrykin – responsabile, tra l’altro, di diversi processi contro gli oppositori politici negli ultimi anni – doveva essere decisa dopo le elezioni legislative di domenica, ma gli ultimi scandali che hanno coinvolto il portavoce “hanno fatto traboccare il vaso”. Markin ha rifiutato di commentare le voci di un suo licenziamento. “Non rilascio ancora alcun commento”, ha detto a Interfax.
La notizia del possibile allontanamento del funzionario arriva sullo sfondo dello scandalo che lo ha visto accusato di plagio da alcuni giornalisti, dopo l’uscita del suo libro “I crimini più noti del XXI secolo in Russia”. Markin si è scusato con i cronisti per i mancati riferimenti al loro lavoro nel suo libro. Un incontro del portavoce del Comitato investigativo con i lettori, alla libreria “Moskva” della capitale russa, doveva tenersi ieri ma è stato annullato.
Se confermate, le dimissioni di Markin – alla vigilia delle legislative – sarebbero l’ultimo tassello di un’ampia campagna di rottamazione di alti funzionari pubblici avviata dal Cremlino. Secondo diversi analisti, Vladimir Putin sta preparando la squadra di comando per il suo quarto mandato al Cremlino, che dovrebbe partire dopo il voto previsto per il 2018, ma che già si vocifera possa essere anticipato.
La vecchia guardia, fatta di personalità che “danno del tu” al leader russo e conoscono bene il suo passato, potrebbe essere sostituita da una generazione di giovani e meri esecutori. Rappresentativo, in questo senso, il caso del fedelissimo Serghei Ivanov, come Putin ex Kgb, rimosso da capo dell’amministrazione presidenziale e sostituito dal giovane vice Anton Vaino. (Agi)
Vladimir Putin si prepara a licenziare il funzionario dell’intelligence Vladimir Markin