ROMA – Scorrendo le notizie uscite nel 2016, ci si rende subito conto della grande quantità di informazioni false che è circolata sul web. Proprio così, è stato un lungo anno caratterizzato da assurde teorie e false informazioni spacciate per vere cui, almeno una volta, abbiamo abboccato tutti.
Dalla dichiarazione postuma di Umberto Eco alla frase choc attribuita al premier Gentiloni, sono tante le frottole diffuse sul web che hanno catturato l’attenzione di centinaia di persone. Le fandonie acchiappa-clic hanno riguardato temi di attualità che, come terremoto, referendum e meningite, hanno caratterizzato l’anno appena trascorso, o hanno tirato in ballo personaggi famosi della musica e dello spettacolo, inventando storie sul loro conto.
Ecco quindi un’antologia delle “migliori” bufale del 2016 che, tra allarmismi e rivelazioni choc, ci hanno fatto cadere in trappola e preoccupare ma anche, una volta scoperto l’inganno, fatto spuntare un sorriso sulle labbra.
Una delle teorie più stravaganti, e anche di maggior successo, circolata negli ultimi mesi è quella diffusa dopo il sisma che ha colpito in estate le zone del Centro Italia. Sismologi improvvisati del web avevano diffuso l’idea che la magnitudo fosse stata abbassata per non pagare i danni ai cittadini, notizia subito smentita dagli esperti dell’Ingv.
Riguardo alla meningite, invece, è iniziato rapidamente a circolare sui social il pregiudizio che la malattia sia di esclusiva “provenienza africana” e che la sua diffusione sia dovuta all’“immigrazione incontrollata”. L’Istituto Superiore di Sanità ha, invece, chiarito che “i casi di meningite avvenuti in Toscana sono dovuti al meningococco C che è da sempre presente in Italia e in Europa”.
Un’altra menzogna diventata subito virale sul web è quella relativa alla improbabile dichiarazione postuma di Umberto Eco dal titolo “Chi voterà No è un imbecille e i grillini sono una legione d’imbecilli” a sostegno delle ragioni del sì al referendum costituzionale, corredata dalla foto di un uomo – vestito con una t-shirt arancione griffata “Basta un Sì – che assomiglia allo scrittore scomparso lo scorso febbraio ma che, semplicemente, non è lui.
Celebri anche le false dichiarazioni assegnate a politici e intellettuali. Dalla frase choc attribuita al premier Gentiloni, “Gli italiani imparino a fare sacrifici e la smettano di lamentarsi”, al falso commento sul referendum affibbiato all’ex ministro dell’integrazione del governo Letta, Cecile Kyenge, che le è costato una pioggia di offese a sfondo razziale.
Infine, in un anno nero per la musica e lo spettacolo (con il decesso, tra gli altri, di David Bowie, Prince e l’attrice Carrie Fisher) popolari sono state anche le bufale relative alla presunta morte di star, l’ultima quella relativa alla scomparsa della cantante Britney Spears comunicata con un tweet dalla Sony, il cui account però era stato hackerato. (adnkronos)
Nel 2016 una grande quantità di informazioni false è circolata sul web. Eccole