ROMA – La calura estiva romana, una bollente aula parlamentare in ferro, legno e zinco, una lunga discussione sulla legge bancaria. E’ il luglio del 1893 e il presidente della Camera dei deputati, Giuseppe Zanardelli, manifesta la sua invidia per i cronisti seduti in Tribuna stampa: “Voi altri – dice – avete almeno un ventaglio che io vedo costantemente agitare!”. E i giornalisti decidono allora di regalare al presidente un “modesto ventaglietto di carta”, come riferiscono le cronache del tempo, sul quale avevano apposte le loro firme.
Nasce così la cerimonia del Ventaglio, una tradizione che ora diventa anche occasione per una mostra organizzata dall’Associazione stampa parlamentare e dalla Camera dei deputati. “Il Ventaglio – Cronisti in Parlamento – Da Zanardelli ai social network” il titolo della rassegna, che verrà inaugurata nella Sala della Regina di Montecitorio lunedì 3 novembre, alle 15, dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, e da quella dell’Asp, Alessandra Sardoni, e che resterà aperta fino al 10 novembre.
Un’occasione per riflettere su quali sono stati e come sono cambiati in 120 anni i rapporti tra stampa e politica, tra giornalismo e palazzo, ripercorrendo momenti che hanno segnato la storia italiana, con l’esposizione di articoli, immagini, video, atti parlamentari, documenti di archivio, commentati da firme di orientamenti e percorsi professionali diversi che sono stati o sono iscritti all’Asp.
In mostra, naturalmente, anche i ventagli, a partire da quello che nel 1909 i giornalisti decisero di donare non al presidente ma al vicepresidente della Camera, Andrea Costa. Quindi quelli di antiquariato destinari a Nilde Jotti e a Oscar Luigi Scalfaro, primo Presidente della Repubblica a ricevere l’omaggio dalla Stampa parlamentare, fino ad arrivare a quelli realizzati negli ultimi anni dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti. Tra questi quello andato nel 2011 al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in coincidenza con il 150° anniversario della proclamazione dello Stato italiano.
La documentazione esposta, invece, illustra e scandisce alcuni momenti salienti della storia italiana, come lo scandalo della Banca Romana del 1893 e la crisi di fine secolo. Si passa poi all’intervento dell’Italia nella Prima guerra mondiale, all’assassinio di Giacomo Matteotti, all’affermarsi del fascismo come regime. Quindi, il periodo repubblicano con il referendum del 1946 e l’elaborazione della Carta costituzionale; le elezioni del 1948 e del 1953; il governo Tambroni e l’esperienza del centro-sinistra; il terrorismo; la crisi del 1992 e l’avvento del bipolarismo.
Tra i materiali d’archivio, il plico consegnato da Giolitti al presidente della Camera, Giuseppe Biancheri, nel dicembre 1894, in cui erano contenuti alcuni documenti relativi alla Banca Romana; la lettera di accompagnamento di Turati e l’ordine del giorno che segnò l’avvio della secessione aventiniana, del giugno 1924; la bozza del primo regolamento che disciplinava l’accesso dei giornalisti nella tribuna stampa di Montecitorio, del dicembre 1862 (a meno di due anni, quindi, dalla nascita dello Stato italiano); la lettera che alcuni giornalisti parlamentari inviarono nel dicembre del 1946 al presidente della Commissione per la Costituzione, Meuccio Ruini, a sostegno della richiesta avanzata da Parlmiro Togliatti per far assistere i cronisti anche ai lavori della Commissione dei Settantacinque.
Numerose anche le foto, a partire da quella di uno dei ventagli più celebri, che fu offerto dai giornalisti parlamentari al presidente della Camera, Giuseppe Marcora, il 19 giugno 1912, ispirato alla vittoria in Libia, il cui tema allegorico (disegnato dal giornalista Carlo Montani) fu lo schieramento dei deputati passato in rivista sulla spiaggia libica dallo stesso Marcora, in divisa da garibaldino, in sella ad un cammello.
Le immagini dell’Archivio Luce e non solo partendo dall’inizio del secolo scorso e arrivando ai nostri giorni, raccontano episodi salienti delle cronache parlamentari, come ad esempio il famoso discorso di Bettino Craxi. Un cammino lungo 120 anni, destinato in futuro, come suggerisce lo stesso titolo della mostra, ad arricchirsi con le nuove pagine che potranno essere scritte dai rapporti tra stampa e politica legati allo sviluppo delle nuove tecnologie. (Adnkronos)
La mostra è aperta dal 3 al 10 novembre dalle ore 10 alle 18
ROMA – In 120 anni quali sono stati e come sono cambiati i rapporti tra stampa e politica, tra giornalismo e palazzo? Sono questi i temi al centro della mostra “Il Ventaglio – Cronisti in Parlamento – Da Zanardelli ai social network”, allestita nella Sala della Regina di Montecitorio, che verrà inaugurata lunedì 3 novembre alle 15 dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, e dalla Presidente dell’Associazione Stampa parlamentare, Alessandra Sardoni.
La mostra, organizzata dall’Associazione stampa parlamentare e dalla Camera dei deputati, resterà aperta dal 3 al 10 novembre e sarà visitabile tutti i giorni, tranne il sabato, dalle ore 10 alle ore 18, con ultimo ingresso alle ore 17.30. Domenica 9 novembre, inoltre, la visita sarà possibile nell’ambito della manifestazione “Montecitorio a porte aperte”, dalle ore 10 alle ore 16, con ultimo ingresso previsto alle 15.30.