ROMA – Sul suo sito ufficiale, il Ministero della Salute sottolinea che la vaccinazione “rappresenta uno degli interventi più efficaci e sicuri a disposizione della Sanità Pubblica per la prevenzione primaria delle malattie infettive”. Però sono ancora tante, troppe, le resistenze e i sospetti a sfavore dei vaccini. Per sfatare le false credenze antiscientifiche serve perciò un’informazione corretta, completa e rigorosa. In questo senso i libri scientifici a carattere divulgativo possono essere d’aiuto anche ai giornalisti, chiamati a distinguere le fonti autorevoli dalle tante “bufale” che circolano soprattutto nel web. Un esempio di testo utile anche dal fronte dell’informazione è “Vaccini, complotti e pseudoscienza. Tra fobia, disinformazione e consapevolezza”.
Il libro, pubblicato dalla casa editrice C1V Edizioni, porta la firma di numerosi esperti, è a cura dello psicologo Armando De Vincentiis, e si arricchisce della prefazione di Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano.
Riguardo al ruolo dell’informazione, il volume si sofferma ad esempio sulle domande che ogni giornalista dovrebbe porsi al fine di stabilire se uno studio, un articolo, una notizia, una fonte, abbiano un fondamento scientifico oppure no. Inoltre si analizzano i rischi dell’informazione fa-da-te offerta da tanti blog e siti e da gruppi che nascono e proliferano su Facebook.
Il peso specifico del giornalismo torna nel capitolo di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e consulente del Cicap, il “Comitato italiano per controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze”.
Attivissimo si dedica al caso del medico britannico Andrew Wakefield, autore alla fine degli anni Novanta di uno studio rilevalosi scientificamente infondato che prospettava un possibile legame tra vaccino trivalente Mpr (quello contro morbillo, parotite e rosolia) e autismo.
Un caso – si osserva nel capitolo – che certa stampa contribuì a gonfiare. E che però la stessa stampa smontò svelando ciò che Attivissimo definisce una “frode intenzionale”, con il risultato che Wakefield, sempre dichiaratosi innocente, venne radiato su decisione del General Medical Council, l’equivalente dell’Ordine dei medici italiano.
Il libro analizza anche le possibili forme di comunicazione pubblica da mettere in campo per cercare di frenare le credenze che si oppongono ai vaccini e, più in generale, alla medicina (tradizionale) pur di fronte alle evidenze scientifiche.
Spazio, inoltre, alla spiegazione sui rigorosi metodi di costruzione dei vaccini utile a mettere al riparo da fobie e disinformazione ancora in voga. In più si descrive con tanto di dati statistici e aneddoti il quadro storico di com’era il mondo prima che i vaccini diventassero una delle più grandi conquiste della medicina.
Gli autori che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione del del saggio sono tanti: Armando De Vincentiis, psicologo, psicoterapeuta e consulente del Cicap; Sergio Della Sala, neuroscienziato dell’Università di Edimburgo e presidente del Cicap; Sara Pluviano, psicologa; Paolo Attivissimo, giornalista informatico e consulente del Cicap; Giovanni Ragazzini, pediatra. E ancora: Irene Maja Nanni, Alessandra Iero, Erica Repaci, Silvia Licciulli, Assunta Croce, Maddalena Donzelli e Federico Forneris, tutti dell’Associazione internazionale dei ricercatori italiani Airicerca. Inoltre: Edoardo Altomare, medico e divulgatore scientifico; Cristina Da Rold, giornalista scientifica; Silvano Fuso, chimico, divulgatore scientifico e socio del Cicap.
“Il libro – spiega l’editrice di C1V Edizioni, Cinzia Tocci – è nato alla luce delle preoccupazioni che a ottobre del 2015 l’Istituto superiore di sanità ha espresso riguardo al calo delle vaccinazioni osservato in Italia. Si tratta del primo saggio della serie di «Scientia et Causa», la collana di divulgazione scientifica a cura di Armando De Vincentiis. Una collana che vede, tra gli altri, il contributo di autori come il giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela e di Giorgio Dobrilla, primario emerito all’Ospedale di Bolzano, consulente medico del Cicap e autore di numerosi saggi a carattere divulgativo. Con questo libro e con tutti gli altri libri di Scientia et Causa – conclude Tocci — vogliamo promuovere il valore sociale della scienza. Vogliamo farlo anche in risposta alle pseudoscienze e alla disinformazione che spesso favoriscono comportamenti dannosi sia per la salute individuale che per la salute collettiva”.
Francesco Ciampa