ROMA – L’Unione Stampa Periodica Italiana, per mezzo del segretario generale Francesco Saverio Vetere, dichiara la propria assoluta contrarietà alla recente legge approvata in Spagna – e, più in generale, alla precedente legge tedesca – sull’obbligo per gli aggregatori di notizie di compensare gli editori per le news pubblicate sul proprio sito. “Particolarmente assurda”, secondo l’Uspi, è l’obbligatorietà per gli editori, prevista dalla legge spagnola, di ricevere una compensazione dagli aggregatori di notizie, anche per frammenti di notizie “non significanti”.
L’Uspi ritiene che “Google news, e gli altri motori di ricerca, prestino un servizio alla piccola e media editoria, che altrimenti non avrebbe sufficiente visibilità”. E a questo proposito “impedire agli editori di disporre autonomamente del proprio prodotto andrebbe ad incidere profondamente sul pluralismo informativo”.
L’Uspi sostiene che i rapporti tra aggregatori ed editori debbano essere regolati con reciproci e liberi accordi commerciali, a vantaggio di ambo le parti, e non con leggi calate dall’alto, sulla base di un principio di tutela degli editori falso e retrogrado, che mira a favorire solo la grande editoria, in realtà danneggiando anch’essa, e penalizzare fortemente quella piccola e media. (Ansa)
Stampa periodica assolutamente contraria alla recente legge approvata in Spagna