TEHERAN (Iran) –È stata “rilasciata” e si trova attualmente “con la sua famiglia a Washington DC” Marzieh Hashemi, giornalista e conduttrice della tv iraniana in lingua inglese Press Tv, arrestata il 13 gennaio negli Stati Uniti. Lo ha annunciato la famiglia della giornalista in una nota rilanciata dal sito dell’emittente iraniana.
«Marzieh e la sua famiglia non permetteranno che questo venga spazzato sotto il tappeto – si legge nel comunicato –. Vogliono risposte su come sia stato permesso che ciò (il suo arresto, ndr) accadesse. Vogliono garanzie che questo non accadrà mai più a nessun musulmano o a qualsiasi altra persona».
Secondo la famiglia della giornalista, «come l’America è a conoscenza delle molestie subite dalla comunità nera da parte della polizia, deve iniziare a parlare anche delle vessazioni subite della comunità musulmana da parte dell’Fbi».
Questo caso «non riguarda solo Marzieh Hashemi. Chiunque di noi, musulmano o non musulmano, può essere imprigionato senza accusa negli Stati Uniti», si conclude la nota.
Due giorni fa l’Iran aveva convocato l’ambasciatore svizzero a Teheran per protestare per l’arresto della giornalista e conduttrice di Press Tv. L’ambasciata svizzera rappresenta gli interessi americani a Teheran, dove Washington non ha una missione diplomatica dal 1980.
La giornalista, nata a New Orleans, ha cambiato il suo nome da Melanie Franklin a Marzieh Hashemi dopo la conversione all’Islam. Da tempo vive in Iran.
Subito dopo il suo arresto, Press Tv aveva denunciato che la giornalista aveva potuto contattare solo la figlia, alla quale aveva raccontato di essere stata “ammanettata e trattata come un criminale” e che le era stato “tolto con la forza l’hijab” per poi essere fotografata in carcere senza velo. (adnkronos)
Marzieh Hashemi di Press Tv era stata “ammanettata e trattata come un criminale”