SINGAPORE – Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha esortato le autorità del Myanmar a rilasciare immediatamente i due giornalisti della Reuters arrestati nel dicembre scorso con l’accusa di aver violato la legge sui segreti di Stato nei loro reportage sul massacro della minoranza musulmana Rohingya nello Stato di Rakhine.
I due reporter, Wa Lone di 32 anni, e Kyaw Soe Oo di 28 anni, entrambi cittadini dello Myanmar, sono detenuti da dicembre e rischiano fino a 14 anni di carcere per possesso di documenti riservati alle operazioni di sicurezza nello Stato di Rakhine che, secondo il governo, rappresenta una violazione dell’Official Secrets Act.
I giornalisti stavano raccogliendo prove sull’uccisione di 10 bambini e uomini appartenenti alla minoranza dei Rohingya da parte dei soldati birmani nel villaggio di Inn Din, nello stato di Rakhine, dove un anno fa era stata avviata una “operazione antiterrorismo” che ha portato alla fuga di centinaia di migliaia di persone verso il vicino Bangladesh. Entrambi i reporter sostengono di aver ricevuto il materiale da funzionari di polizia.
In un tweet, postato mentre si trova a Singapore per la riunione ministeriale dell’Asean sulla sicurezza regionale, Pompeo ha scritto di aver sollevato la questione con il ministro degli esteri del Paese del sud-est asiatico. “Ho parlato con il ministro della Birmania Kyaw Tin – afferma Pompeo – e sollevato le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo a due reporter Reuters detenuti in Birmania per aver fatto il loro lavoro, dovrebbero essere rilasciati immediatamente”.