ROMA – «Il Tg1 ha dedicato una lunga intervista al padre di Ilaria Salis. Come con i dati di Pavia sulla presenza dei politici, che hanno già smentito clamorosamente chi accusa strumentalmente il Tg1 di fare TeleMeloni, i fatti dimostrano che il pluralismo è la forza dell’informazione del Servizio Pubblico». Lo ricorda UniRai Figec Cisal sottolineando che «dare le notizie, tutte, raccontare l’attualità raccogliendo le testimonianze di diverse posizioni interpretative di casi di rilevanza cronachistica e politica interna e internazionale, come quello di Ilaria Salis, è il compito della Rai e della sua testata ammiraglia, e il Tg1 lo sta svolgendo egregiamente».
Il Consiglio direttivo guidato dal segretario Francesco Palese evidenzia che «da quando è scoppiato il caso della maestra arrestata in Ungheria per aver aggredito, secondo l’accusa, alcuni manifestanti di estrema destra, il Tg1 ha raccolto in esclusiva la posizione ufficiale del Governo di Orban, delle diverse forze politiche intervenute sulla vicenda, così come ha più volte dato voce alle parole del padre dell’imputata, come nell’edizione di ieri delle 20 e di stamattina alle 8».
«Chi attacca il Tg1 – incalza UniRai – abbia l’onestà intellettuale di chiedere scusa e rifletta sulle responsabilità di muovere accuse strumentali che screditano, ingiustamente, l’onesto lavoro dei colleghi. Era già successo con la diffusione di numeri mistificati sul pluralismo politico all’interno dei servizi del Tg1, smentiti clamorosamente dai dati dell’Osservatorio di Pavia.
Parlare di “TeleOrban” o “TeleMeloni” anima una falsa narrazione pericolosa per l’autonomia e la libertà professionale di chi fa informazione completa, senza sottostare ai diktat di chi invece vorrebbe proprio un racconto ideologizzato e a senso unico. Da UniRai Figec Cisal la solidarietà ai colleghi del Tg1». (giornalistitalia.it)