PESCARA – Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Pescara, Andrea Pulini, ha rigettato il ricorso del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, associazione regionale di stampa della Fnsi, nel quale lamentava il “comportamento antisindacale” della Rai che, durante le edizioni del Tgr Abruzzo del 5 maggio 2024, al videocomunicato sindacale relativo allo sciopero indetto per il giorno successivo dall’Usigrai (sindacato di base della Fnsi), i telespettatori erano stati informati che allo stesso sciopero non avrebbero aderito i giornalisti di Unirai, il sindacato interno della Figec Cisal.
Nel ricorso proposto dal Sindacato Giornalisti Abruzzesi, assistito dall’avv. Bruno Del Vecchio, l’articolazione territoriale abruzzese della Fnsi, Con ricorso ex art. 28, comma 1, della legge 300/1970, lamentava, in particolare, che durante le edizioni del Tgr Abruzzo del 5 maggio 2024, delle ore 14 e delle ore 19.30, i conduttori, nel lanciare il videocomunicato dell’Usigrai, avevano precisato: «E ora il comunicato dell’Usigrai che ha indetto per domani uno sciopero a cui non aderiranno, invece, i giornalisti dell’altro sindacato, l’Unirai» e «Ed ora il comunicato dell’Usigrai che per domani ha proclamato uno sciopero; astensione a cui non aderiranno i giornalisti dell’altro sindacato, l’Unirai». Il ricorrente, inoltre, lamentava che, dopo la trasmissione integrale del videocomunicato Usigrai, «i medesimi conduttori avevano provveduto a “lanciare” la rituale replica dell’azienda, regolarmente letta».
La Rai, assistita dall’avv. Claudio Scognamiglio, costituitasi in giudizio, osservava che non vi era stato alcun comportamento antisindacale semplicemente perché il videocomunicato dell’Usigrai era stato mandato in onda integralmente e che, come evidenziato dallo stesso ricorrente, «dallo scorso anno è stata costituita una “(…) nuova associazione (Unirai – Liberi Giornalisti Rai) aderente al sindacato Figec (Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione), a sua volta aderente alla Cisal (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori)”. Pertanto anche per tale profilo pare innocua la mera “notizia” della non adesione della nuova associazione sindacale, essendo unicamente stato reso edotto il pubblico dei telegiornali che lo sciopero era stato indetto da un sindacato, e non dall’altro solo recentemente costituito. Né alcun “commento” è stato aggiunto alla suddetta sintetica “notizia”, che non può essere stata ricondotta, nella percezione del pubblico, all’espressione del punto di vista dell’altro sindacato. Inoltre, la comunicazione della breve notizia non può aver comunque apportato alcun pregiudizio all’effetto concreto dello sciopero…».
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Pescara «ritenuta dunque la insussistenza del carattere antisindacale della condotta lamentata» ha, pertanto, rigettato il ricorso del Sindacato Giornalisti Abruzzesi federato alla Fnsi.
«Una lezione di democrazia a chi non ha più il monopolio. Usigrai si rassegni al pluralismo» è il commento di Unirai al «pronunciamento del giudice del lavoro di Pescara che ha rigettato il ricorso contro la Rai, accusata di condotta antisindacale perché nel lanciare il videomessaggio sindacale di Usigrai sullo sciopero del giorno successivo, ha dato notizia della non adesione alla mobilitazione da parte di Unirai».
«Come era scontato – sottolinea Unirai – il ricorso è stato respinto. Semplicemente perchè nessuno può pretendere che nel corso di un tg non venga data una notizia. Questo ricorso rappresenta ancora una volta un autogol da parte del vecchio sindacato e dimostra che la strada intrapresa da Unirai è quella giusta. Il futuro è nel pluralismo non nel mantenimento di vecchie logiche abbondantemente superate dalla storia». (giornalistitalia.it)