ROMA – “Finalmente, ci siamo. Dopo una lunga ricerca durata quasi 2 anni tra le scatole piene di negativi, alcuni dei quali mai stampati, siamo riusciti a mettere insieme circa 80 fotografie che raccontano 8 anni di storie palermitane. Storie quotidiane, storie semplici ma anche storie che hanno sconvolto l’Italia intera e non solo”. Il fotoreporter Tony Gentile presenta, così, il suo ultimo capolavoro: “Una guerra” (edizioni Postcart, pagine 180, euro 28).
“È venuto fuori – spiega Gentile sul suo sito – il racconto di una guerra, che per noi palermitani è «La guerra», che abbiamo subìto passivamente e alla quale siamo riusciti a ribellarci solo dopo due stragi e la scomparsa di tre magistrati e dei loro uomini della scorta.
A distanza di più di 20 anni da quei tragici fatti credo che il valore di questo libro sia anche quello di fare memoria. Le nuove generazioni non sanno spesso chi siano stati Falcone e Borsellino e cosa abbia rappresentato per l’Italia quel periodo storico, e forse con quest’opera possiamo contribuire a mantenere viva la memoria perchè, come ha scritto il filosofo George Santayana, riferendosi all’olocausto, “chi dimentica il proprio passato è condannato a riviverlo”.
“Anche nella selezione degli sponsor che hanno contribuito a rendere possibile questa pubblicazione – spiega il fotoreporter – abbiamo voluto dare un grosso segno di legalità e, quindi, la nostra strada si è incrociata con Antonello Montante, presidente di Unioncamere Sicilia, ma anche vicepresidente di Confindustria.
Montante insieme ad Ivan Lo Bello sono stati gli artefici di nua rinascita dell’associazione degli industriali siciliani e hanno contribuito ad imprimere una grande svolta verso la legalità. L’altro sponsor è Etica SGR, una società di gestione del risparmio che fa parte del gruppo di Banca Etica”.
Il libro ha due edizioni: una tradizionale e una a tiratura limitata di 150 copie numerate e autografate, con inclusa una foto originale firmata e stampata dall’autore su carta baritata 16×24, a scelta fra tre immagini selezionate tra quelle pubblicate.
Le foto sono accompagnate dal racconto di Davide Enia che “narra lo scorrere di una città e dei suoi abitanti che dal 1989 al 1996 hanno vissuto una realtà di violenza, di stragi mafiose e di sconvolgimenti politici, ma anche la reazione di ribellione della società civile e dello Stato contro l’eccessiva violenza che si respirava in quegli anni”.
80 scatti del fotoreporter commentate da Davide Enia a 25 anni dalle stragi di Palermo