PALERMO – Terremoto all’Assostampa Palermo. Un gruppo di giovani suona la sveglia al sindacato dei giornalisti presentando una lista di opposizione al gruppo dirigente, risveglia l’Assemblea che, dopo tanti anni, registra la partecipazione di 99 professionali e 15 collaboratori, rompe la consuetudine dl voto per acclamazione e conquista due componenti su tre della Segreteria Provinciale: il vicesegretario Davide Di Giorgi e il tesoriere Salvatore Ferro (il più votato in assoluto con 56 voti). Il segretario uscente Roberto Ginex con 55 voti riesce, comunque, a mantenere l’incarico per 13 voti sullo sfidante Riccardo Vescovo che, al debutto, ne ottiene 42.
“Un grande successo”, commenta soddisfatto Vescovo, che annuncia: “La favola continua. La nostra squadra di giornalisti è riuscita a far eleggere ben due componenti su tre nella segreteria provinciale dell’Assostampa. Un altro risultato incredibile l’ho raggiunto io come candidato segretario nonostante fossi alla mia prima esperienza di voto rispetto all’uscente, in carica dal 2009”.
“Abbiamo sfidato praticamente i vertici della categoria – spiega Vescovo – ottenendo la metà dei voti e confermando una divisione che a Palermo, a nostro avviso, si traduce con voglia di cambiamento e richiesta di maggiore attenzione ai problemi che ogni giorno lamentiamo. Per questo motivo continueremo a lavorare per mettere in pratica il programma finalizzato a riportare questa professione al centro dell’attenzione, farla rispettare”.
“Vengo da un’esperienza di tesoriere – ha, infatti, scritto Vescovo nel suo programma – passata più tra i colleghi che nelle stanze deserte del sindacato, deserte per gli stessi motivi per cui oggi tantissimi giornalisti a Palermo prendono le distanze, non pagano, non si iscrivono perché non si sentono rappresentati, questo dicono, lo sapete, non è un mistero”.
Riccardo Vescovo ringrazia, quindi, quanti hanno votato per lui e per i suoi colleghi “raggiungendo la sede del sindacato dai posti più disparati in questo sabato primaverile”, ma non solo. Grazie anche “a tutti quei colleghi che avevano posto nel risultato la loro voglia di iscriversi al sindacato: restate con noi”, implora Vescovo ringraziando anche “tutti quei colleghi del Giornale di Sicilia che hanno creduto nella bontà del nostro programma, che ci hanno sostenuto andando oltre schemi ormai consolidati. Noi, alle prime armi, in pochi giorni ci siamo lanciati in questa avventura rischiando di andare allo sbaraglio e trovando invece una grande affermazione. La nostra ferma volontà di andare al voto ha portato alle urne 99 professionali e 15 collaboratori. Nelle casse del sindacato sono entrati circa 3 mila euro di quote versate”.
“Un ultimo ringraziamento. In questa folle corsa, messa in piedi in pochi giorni, probabilmente non ce l’avremmo fatta – sottolinea Vescovo – se colleghi come Daniele Ditta, Totò Ferro, Davide Di Giorgi e altri non si fossero spesi per intere giornate, senza cordate alle spalle. In questa avventura dove rischiavamo di andare allo sbaraglio tanti hanno preso le distanze vedendo in noi una tempesta incontrollabile, altri ci hanno invece dato preziosi consigli mostrando una sensibilità per niente scontata. Ora rimbocchiamoci le maniche, c’è tanto lavoro da fare, io ci sono”. (giornalistitalia.it)
RISULTATI ELEZIONE SEGRETERIA PROVINCIALE ASSOSTAMPA PALERMO
Elezione del segretario professionale:
Iscritti 222. Votanti 99 (44,59%). Bianche 1. Nulle o. Voti validi 98
Roberto Ginex 55 voti (56,1%) eletto
Riccardo Vescovo 42 voti (42,9%)
Salvatore Ferro 1 voto (1,0%)
Elezione del vicesegretario collaboratore:
Iscritti 62. Votanti 15. Bianche 0. Nulle 0. Voti validi 15
Davide Di Giorgi 9 voti (60,0%) eletto
Marina Mancini 5 voti (33,3%)
Antonio Fiasconaro 1 voto (6,7%)
Elezione del tesoriere professionale:
Iscritti 222. Votanti 99 (44,59%). Bianche 4. Nulle 4. Voti validi 91
Salvatore Ferro 56 voti (61,5%) eletto
Alessia Cannizzaro 34 voti (37,4%)
Riccardo Vescovo 1 voto (1,1%)
L’alternanza e la voce in dissenso dalla maggioranza precostituita sono elementi di democrazia. Purtroppo in queste assemblee così come nei congressi regionali impera la legge degli equilibri e della contrattazione con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: poche battaglie affrontate e molte meno vinte. Un sindacato autoreferenziale che combatte gli “oppositori” o le “minoranze” e non rinuncia a benefici, che ignora le palesi violazioni dei propri iscritti o di quanti ricoprono incarichi a vari livelli e non sindacato che non fa il proprio lavoro ma sa di casta. Buon lavoro alla nuova segreteria che dovrà trovare un’efficace dialettica interna e una nuova capacità operativa.