Il 7 aprile a Genova Danco Singer incontra il direttore del Corsera e Carlo Freccero

“Un paese senza leader” visto da Luciano Fontana

Un paese senza leaderGENOVA – Partiti che si sgretolano, gruppi politici allo sbando e leader che in pochi mesi passano da un’inarrestabile ascesa a una rovinosa caduta. L’Italia si presenta come un Paese instabile e senza guida, esposto ai colpi dei mercati internazionali e ai venti dei populismi europei, con un corpo elettorale sempre più confuso, volubile e disamorato.
I venticinque anni della Seconda Repubblica ci consegnano un sistema completamente trasformato: il dibattito politico, con l’affermarsi della società della condivisione e della partecipazione digitale, è mutato nei linguaggi e nei paradigmi; l’irruzione di movimenti populisti e l’assetto tripolare del sistema politico hanno cancellato ogni illusione di soluzioni di governo semplici e immediate; si è affermato il modello di leader outsider, ostile ai partiti tradizionali, comunicativo e dotato di una grande capacità di stare sulla scena; e persino i più abili showmen delle campagne elettorali si rivelano, a conti fatti, incapaci di lasciare un’impronta riformatrice nel Paese.
Sabato 7 aprile, alle 17, all’Archivio di Stato di Genova (via Santa Chiara 28r), il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, presentando il suo ultimo libro “Un paese senza leader” (Longanesi), traccerà con Carlo Freccero e Danco Singer (direttore di Frame-Festival della Comunicazione, nel cui abito si inserisce l’incontro) una panoramica sull’attuale politica italiana: gli errori della sinistra e la scissione del Pd; la temporanea caduta di Berlusconi, la sua rinascita e le nuove spinte del Centrodestra; l’irrompere sulla scena dei nuovi esponenti del M5S e la svolta nazionalista della Lega Nord.
Uno sguardo a tutto campo, tra storie, retroscena e protagonisti ritratti da vicino (da Berlusconi a Renzi, da Salvini a Grillo, da Veltroni a D’Alema, da Prodi a Di Maio); un’analisi inedita e indiscreta che va a sondare le criticità e a individuare possibili vie d’uscita, e cerca di dare risposta alle tante domande che agitano gli italiani: inizia ora una nuova fase, o sarà solo l’eterno ritorno di quello che è sempre stato? Possiamo davvero fare a meno di una politica forte e riformatrice? È ancora possibile ricostruire una classe dirigente capace di idee chiare e di un progetto concreto? E chi sarà il nostro prossimo leader?
Il dialogo sarà preceduto da un saluto introduttivo di Annalisa Rossi, Direttore dell’Archivio di Stato di Genova. (giornalistitalia.it)

 

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