TRIESTE – Quando il 28 gennaio 1994 arrivò la terribile notizia della morte di Marco Luchetta, Dario D’Angelo e Aleksander (Saša) Ota, dilaniati da una granata a Mostar, durante la guerra in Bosnia, lavoravo alla sede Rai di Trieste.
Ero di turno, e di mia iniziativa decisi di cambiare le scalette musicali delle strutture di programmazione slovena e italiana: misi solo brani adeguati. Troppo era il dolore. E sinceramente è un dolore che provo ancora oggi. Non va via.
Vi abbraccio, amici. Ovunque siate. Ed abbraccio i familiari. Forte. In questo abbraccio accomuno TUTTI i giornalisti morti mentre cercavano di far sapere LA VERITÀ al mondo, cioè facendo il proprio lavoro con rischio e dedizione: da Miran Hrovatin, Ilaria Alpi a Almerigo Grilz. E tanti altri, purtroppo. Vi penso sempre. Oggi di più. (giornalistitalia.it)
Andro Merkù