COSENZA – Sosteneva pochi giorni fa Carlo Parisi, segretario regionale della Fnsi, in merito alla picaresca vicenda che ha dato modo a tanti di poter censurare il comportamento della Giunta regionale: Oliverio «avrà la facoltà di scegliere tranquillamente chi vuole, con buona pace della trasparenza, della professionalità, della meritocrazia, dell’opportunità di offrire a tutti la possibilità di conquistarsi con merito un posto di lavoro lautamente retribuito».
Come non condividere in toto queste parole, forse anche eccessivamente morbide, nei confronti dell’ennesimo episodio di opacità ed attacco alla razionalità della giustizia prodotto da una gestione della cosa pubblica che definire “censurabile” è soltanto un eufemismo.
Gli stessi giornalisti calabresi non si sentono in dovere, oltre che in diritto, di protestare energicamente con un sistema politico che disconosce il merito e premia la fedeltà presentandola come esperienza e continuità?
Tutto ciò accade mentre ci sono illegittimità palesi al Consiglio Regionale già censurati da Mef e Funzione Pubblica e ancora non risolti da Viscomi.
Oliverio si assuma pienamente la responsabilità di chiarire le modalità di espletamento della procedura, perchè, per come riportato da Il Corriere della Calabria, che riporta quanto pubblicato sui siti istituzionali, la magistratura forse potrebbe avere qualche domanda da porgli…
Nicola Morra
Senatore Movimento 5 Stelle
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