ROMA – «Competenze in materia di comunicazione istituzionale, con attestata e comprovata conoscenza delle metodologie degli strumenti della comunicazione e del giornalismo e delle tematiche ambientali. Esperienza pregressa nell’organizzazione e gestione di eventi, conferenze stampa e campagne di comunicazione istituzionale, redazione di comunicati stampa, attività di comunicazione sui media, contenuti sito istituzionale, rassegna stampa. Costituisce titolo preferenziale l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti».
Questo l’avviso di interpello con il quale è stata avviata la «Selezione di 2 unità di personale di III Area da assegnare agli uffici di diretta collaborazione del Ministro – Ufficio Stampa, riservato al personale di ruolo del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché al personale appartenente ad altre pubbliche amministrazioni, presenti sul sistema Noipa». Avviso pubblicato il 1° luglio con scadenza il decimo giorno successivo e firmato dal direttore generale Carmela Giarratano «in conformità a quanto richiesto dall’Ufficio di gabinetto» del ministero guidato da Sergio Costa.
Una selezione in palese contrasto con la legge 150/2000 perché indica l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti quale “titolo preferenziale” e non obbligatorio, come deve invece essere previsto trattandosi di lavoro giornalistico.
Sulla vicenda è già intervenuta la Segreteria dell’Associazione Stampa Romana, guidata da Lazzaro Pappagallo, ricordando, appunto, che «la legge 150/2000 sugli uffici stampa pubblici è chiara», che «l’incarico può essere assegnato solo a chi è iscritto all’Ordine dei giornalisti» e che, quindi, «non può essere un titolo facoltativo o ulteriore all’interno di una graduatoria».
Chiedendo «in autotutela il ritiro del bando e la correzione ai sensi di legge», Stampa Romana denuncia il «grave errore» del Ministero dell’Ambiente e ricorda che «il giornalista iscritto all’Albo è una garanzia sia per la Pubblica Amministrazione, sia per i cittadini perché ha la necessaria professionalità e competenza per gestire un ruolo delicato e complesso come la comunicazione istituzionale». (giornalistitalia.it)