Su 123 giornalisti partecipanti alla selezione solo 3 ammessi all’orale per 3 posti

Ufficio Stampa, “acqua alta” a Venezia

Il Comune di Venezia

VENEZIA – L’esito della prova scritta del “Bando di concorso pubblico per titoli ed esami per il conferimento di 3 posti di “Istruttore Direttivo Amministrativo – Addetto Ufficio Stampa – cat. D1” al Comune di Venezia desta quantomeno «sorpresa» nell’Ordine e nel Sindacato Giornalisti del Veneto.
«Il fatto – denunciano Assostampa e Odg – che solo tre candidati (lo stesso numero dei posti da ricoprire ) su 123 partecipanti siano stati ammessi agli orali solleva degli interrogativi».
A tutela dei colleghi e nell’ottica della massima trasparenza nello svolgimento del bando, Ordine e Sindacato promuoveranno congiuntamente un «accesso agli atti, per esaminare la graduatoria, i punteggi e i criteri di valutazione adottati dalla Commissione».
Ci riferiamo al bando di concorso pubblico per titoli ed esami, bandito dal Comune di Venezia, per il conferimento di 3 posti di “Istruttore direttivo amministrativo – addetto Ufficio Stampa”, a tempo pieno e indeterminato, inquadrati nella categoria D1 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del comparto “Regioni – Autonomie Locali”. Lo stipendio tabellare annuo è di euro 21.166,71, oltre tredicesima mensilità e assegno per il nucleo familiare (se dovuto), come ampiamente riferito il 17 marzo scorso da Giornalisti Italia, che ha pubblicato il bando per consentire a tanti giornalisti italiani in cerca di occupazione di potervi partecipare.
Di «clamoroso esito della prima prova» parla il quotidiano La Nuova Venezia con un articolo del collega Enrico Tantucci, che ricostruisce la vicenda evidenziando che «solo tre sono stati ammessi agli orali, che si terranno il prossimo 5 luglio nell’ufficio del Direttore della Direzione Progetti Strategici e Politiche Internazionali e di Sviluppo del Comune, l’avvocato Marco Mastroianni, che era uno dei membri della Commissione esaminatrice. Tre, esattamente quanti sono i posti a concorso, tanto da chiedersi la necessità, a questo punto, della prova orale, anche se in teoria qualcuno potrebbe non superarla».
«I tre “sopravvissuti” all’ecatombe della prova scritta – rende noto La Nuova Venezia – sono Daniele Lettig, giornalista friulano che collabora per il quotidiano “Il Foglio”. Con lui Gabriele Vattolo, redattore capo del quotidiano on line Venezia Today. E infine Stefano Buda, giornalista professionista che collabora con l’Ansa in Abruzzo ed è corrispondente del periodico italo-brasiliano Comunità Italiana.
Nella commissione esaminatrice, oltre all’avvocato Mastroianni, già direttore generale del Comune di Verona, anche il direttore del Settore Programmazione e Controllo del Comune Maurizio Carlin, ma nessun giornalista. Gli scritti infatti, più che a un concorso per giornalista, sembrano aver fatto riferimento ad una prova per avvocati».
«Un test a quiz – spiega Enrico Tantucci sul quotidiano veneziano – con quesiti complessi di diritto pubblico, amministrativo e penale con particolare enfasi sui reati a mezzo stampa. Quindi la redazione di un comunicato stampa sulla base di una delibera, incompleta, sui centri estivi e la richiesta di compilare un piano di comunicazione per gli stessi centri estivi. Non è stata emessa alcuna graduatoria, né resi noti i punteggi dei partecipanti».
Oltre all’Ordine ed al Sindacato Giornalisti del Veneto, anche il segretario della Cgil Funzione Pubblica, Daniele Giordano, chiede che «il Comune, per un’esigenza di trasparenza, renda noti gli atti della Commissione esaminatrice e la graduatoria stilata».
«Ma – conclude La Nuova Venezia – anche tra gli esclusi, ci sarebbe già chi intenderebbe chiedere l’accesso agli atti, chi pensa a diffide o a ricorsi, visto l’insolito esito della prova, con soli tre ammessi all’orale – per altrettanti posti – su oltre 200 partecipanti. Nella lunga lista dei pretendenti c’erano tra gli altri, noti collaboratori di quotidiani locali veneziani, responsabili di uffici stampa e molti giovani». (giornalistitalia.it)

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