ROMA – Ammontano ad 1 milione e 661mila 528 euro i contributi recuperati dall’Inpgi grazie alle ispezioni effettuate, nel primo semestre del 2015, negli uffici stampa pubblici e privati. L’attività ispettiva dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani “Giovanni Amendola” ha, infatti, scovato 22 giornalisti per i quali enti pubblici e aziende private italiane e multinazionali operanti nel nostro Paese versavano erroneamente i contributi previdenziali all’Inps per attività di comunicazione, pubbliche relazioni e ufficio stampa. In questo caso, i contributi versati da enti e aziende non editoriali vengono immediatamente trasferiti d’ufficio dall’Inps all’Inpgi senza interessi, né sanzioni, nè vertenze legali.
Grazie al lavoro di appena 18 ispettori di vigilanza, la Gestione Principale dell’Inpgi (unico ente previdenziale privatizzato sostitutivo dell’Inps in Italia) amplia, così, il numero dei giornalisti iscritti come lavoratori subordinati e rimpingua le casse contribuendo significativamente alla sostenibilità dell’ente.
Un vero toccasana perché, in poco tempo, assicura liquidità all’Inpgi in un momento particolarmente difficile a causa della diminuzione dei rapporti di lavoro e del pesantissimo uso degli ammortizzatori sociali da parte delle aziende in crisi. Proseguendo celermente su questa strada, insomma, l’Inpgi 1 potrebbe, in breve tempo, recuperare dall’Inps centinaia di posizioni relative a giornalisti dipendenti che svolgono attività di comunicazione e ufficio stampa presso società pubbliche e private, enti pubblici e privati, nonché Comuni, Province e Regioni, frenando così l’emorragia di iscritti a seguito della grave crisi dell’editoria.
Naturalmente, questi dati si riferiscono solo alle aziende che hanno versato erroneamente contributi all’Inpgi. Considerata la sterminata giungla di aziende, soprattutto private, che utilizzano lavoro giornalistico omettendo i versamenti contributivi, possiamo tranquillamente affermare che le somme da recuperare, ridando ossigeno all’Inpgi, ma soprattutto dignità ai giornalisti, sono davvero ingenti. Forse, addirittura, al di là della più rosea delle previsioni. (giornalistitalia.it)
Queste le 10 aziende che avevano erroneamente versato contributi all’Inps per le quali è stato attivato il traferimento all’Inpgi:
1) Fiat Chrysler Automobiles Italy – Torino: per 8 giornalisti recuperati 442mila 749 euro;
2) Fiat Group Marketing – Torino: per 1 giornalista recuperati 170mila 857 euro;
3) Porsche Italia – Padova: per 1 giornalista recuperati 172mila 923 euro;
4) Agsm Verona: per 1 giornalista recuperati 48mila 505 euro;
5) Volkswagen Group Italia – Verona: per 3 giornalisti recuperati 264mila 193 euro;
6) Mercedes Benz Italia – Roma: per 2 giornalisti recuperati 261mila 918 euro;
7) Banca Popolare di Milano – Milano: per 1 giornalista recuperati 56mila 335 euro;
8) Banco di Sassari: per 1 giornalista recuperati 104mila 700 euro;
9) Comune di Salerno: per 2 giornalisti recuperati 54 mila euro;
10) Università della Calabria – Rende Cs: per 2 giornalisti recuperati 85mila 348 euro.