RAQQA (Siria) – Un giornalista siriano, Ahmad Mohamed al Mousa, anima, assieme ad altri colleghi coraggiosi, del blog “Raqqa is being slaughtered silently” (“Raqqa viene macellata in silenzio”), è stato ucciso da un gruppo di uomini mascherati a Idlib, vicino al confine con la Turchia. A darne notizia, su Twitter, il collettivo dei giornalisti che hanno ideato il blog che denuncia crimini commessi dallo Stato islamico contro la popolazione di Raqqa. Giornalisti coraggiosi, appunto, che solo un mese fa erano stati premiati con l’International press freedom award per il 2015.
E, fatto ancor più agghiacciante, Ahmad Mohamed al Mousa è il terzo giornalista del blog ad essere stato assassinato dal momento della sua “nascita” nell’aprile del 2014.
Il Cpj, ovvero il Comitato internazionale per la protezione dei giornalisti ha duramente condannato l’omicidio: “Solo poche settimane fa, – ha detto il presidente Joel Simon – quasi 900 tra giornalisti, difensori dei diritti umani e della libertà di stampa erano riuniti per esprimere solidarietà a ‘Raqqa viene macellata in silenzio’. Oggi siamo ancora insieme, questa volta per un lutto”.
Il collettivo Rbss ha documentato, dall’anno scorso, le punizioni che i jihadisti infliggono a Raqqa a tutti quelli che violano la loro versione della legge islamica, ma anche l’impatto dei bombardamenti aerei internazionali sulla popolazione locale. Inchieste e video messi on line che sono costati la vita ai giornalisti Ibrahim Abd al-Qader, ucciso insieme al collega Fares Hamadi lo scorso ottobre a Urfa, in Turchia sudorientale, e Al Moutaz Bellah Ibrahim, sequestrato e ammazzato dal gruppo terroristico dello Stato islamico a maggio del 2014.
È Ahmad Mohamed al Mousa del collettivo “Raqqa is being slaughtered silently”