ROMA – Nonostante la “rivoluzione” in termini sociali e politici di Twitter, il microblog ha una potenza di fuoco ancora inespressa: secondo Twopcharts (uno dei siti che monitorano l’attività sul social network, ndr) quasi la metà degli iscritti, il 44%, non ha mai inviato un tweet. Solo il 13% ha scritto almeno un centinaio di tweet.
Gli account, per la società d’analisi, sono più di 970 milioni. Per Twitter, stando a dati ufficiali dell’ultimo trimestre del 2013, gli utenti “attivi” sono 241 milioni.
Twitter definisce l’utente come “attivo” anche se non produce contenuti, basta che abbia accesso alla piattaforma almeno una volta al mese.
Twopcharts non è in grado di monitorare quanti utenti accedono al proprio account, ma individua solo l’invio di tweet o gli eventuali retweet (cioè la condivisione dei contenuti di altri). In base alla sua analisi, quindi, il 44% degli iscritti non ha mai mandato un tweet, mentre il 30% ha inviato da uno a 10 “cinguettii”.
La fetta più interattiva cioè quella che ha scritto almeno un centinaio di tweet, è pari solo al 13% degli iscritti. Il microblog non commenta dati di terze parti, ma negli ultimi mesi è stato impegnato in un profondo restyling della piattaforma che ha “preso in prestito” diversi elementi, grafici ma non solo, da altri social, Facebook in testa. Da quest’ultimo ha mutuato i “tag” nelle foto, le notifiche delle interazioni sul computer e il look della pagina del profilo personale degli utenti con la foto copertina larga e quella del profilo piccola a sinistra. Un modo forse per attirare un numero maggiore di utenti e in un ambiente più “familiare”. (Ansa)
Più di 970 milioni di account, ma quelli “attivi” nel 2013 erano 241 milioni