ROMA – “Con le misure economiche per la rottamazione delle frequenze interferenti e i nuovi criteri per le graduatorie dei fornitori di contenuti si compie un passo decisivo verso la riforma delle tv locali che separa l’attività degli operatori di rete da quella editoriale: l’obiettivo è quello di riportare l’Italia nella legalità internazionale iscrivendo finalmente tutte le frequenze a Ginevra, ma anche di dare certezze alle tv locali che vogliono davvero investire e crescere”. Così il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, commenta il via all’iter per l’attribuzione di misure economiche compensative per il rilascio volontario di frequenze televisive interferenti con i Paesi esteri.
E’ stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale 17 aprile 2015 che disciplina la liberazione volontaria delle frequenze riconosciute a livello internazionale ai Paesi confinanti, ma assegnate e utilizzate da operatori di rete televisivi italiani.
Le graduatorie, una per ogni regione, saranno redatte seguendo un ordine di priorità che privilegerà innanzitutto i soggetti che libereranno le 76 frequenze escluse dalla nuova pianificazione di Agcom, e poi i soggetti che decideranno di liberare altre frequenze attraverso la costituzione di società comuni per una gestione più razionale dello spettro radioelettrico.
Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (http://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/comunicazioni/rottamazione-frequenze-tv) sono spiegate le modalità per presentare la domanda di “rottamazione”: eventuali richieste di informazioni e chiarimenti dovranno pervenire al Ministero entro il 13 giugno. La somma a disposizione per la “rottamazione delle frequenze” è di euro 50.826.000.
Sempre sul sito del Mise sono da oggi in consultazione le linee guida per la formazione delle graduatorie delle emittenti locali regionali che potranno accedere al trasporto sulle nuove frequenze che Agcom sta pianificando.
Le nuove graduatorie saranno formate sulla base dei seguenti tre criteri: la media annua degli ascolti rilevati da Auditel nella singola regione o provincia autonoma; il numero dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato; i costi sostenuti per i giornalisti assunti.
Per la presentazione delle domande è previsto un periodo di 30-45 giorni dalla data di pubblicazione del bando.
Il sottosegretario Giacomelli: “Certezze a chi vuole davvero investire e crescere”