MILANO – “TUTTO VERO!” titolò la Gazzetta dello Sport per consegnare alla storia il Mondiale sorprendentemente vinto dall’Italia in Germania nel 2006. Ora dovremmo titolare la notizia che la Gazzetta dello Sport ha appena assunto cinque giornalisti e un condirettore. E sono i claim del giornale che il 3 aprile ha compiuto 122 anni. Ma questo è un piacere immenso e duraturo per il mondo dell’editoria e dell’informazione tutta, anche per il sindacato e per gli utenti in generale: le assunzioni dicono che un futuro c’è, che esistono ancora editori decisi a investire in un mondo nel quale in troppi vedono più l’Orso che il Toro. Ed è così che oggi la Gazzetta dello Sport conta sulla potenza di 157 giornalisti articoli 1. Dunque, Stefano Barigelli affianca alla guida del giornale Andrea Monti, 63 anni, direttore da otto, deciso con l’editore a imprimere una sterzata vigorosa al giornale più letto d’Italia: ha pianificato di splittare con l’intero sistema offrendo modelli nuovi su carta, multimediale, eventi. Ed ecco i cinque “ragazzi” che Monti definisce “prodotti della cantera” richiamandosi al processo di maturazione interno del Barcellona. Fra poco leggerete come si sono fatti le ossa.
Le assunzioni riempiono di soddisfazione anche l’organismo di rappresentanza interno del giornale formato da Mimmo Cugini, Michele Ferrante, Gianluca Gasparini e Andrea Pugliese (Roma). In base agli accordi firmati, il cdr ha in canna anche una sesta assunzione che l’azienda ha messo in stand-by dopo la vertenza che ha portato alla stabilizzazione del giornalista Alessandro Conti.
Vanno riconosciuti meriti anche al passato comitato di redazione composto da Carlo Angioni, Francesco Ceniti, Gian Luca Pasini (poi Andrea Cremonesi) ed Elisabetta Esposito (Roma) che aveva condotto all’assunzione di un altro della “cantera”, Marco Guidi. E con il precedente ancora (Carlo Angioni, Stefano Cantalupi, Manlio Gasparotto, Alessandro Catapano per Roma) si erano ottenuti quattro “articoli 1” per i giovani Guido Caimmi, Giacomo Rastelli, Francesco Rizzo e Davide Romani.
Stefano Barigelli
Stefano Barigelli, 59 anni, romano, è già stato alla Gazzetta nel 2002-2003 chiamato dal compianto Pietro Calabrese, che prese il timone dopo la conduzione di 19 anni dello storico e amato Candido Cannavò. Il duo di testa attua una rivoluzione molto decisa non tanto per rompere col passato di Cannavò, ma quanto per lanciare il giornale nell’era moderna. Barigelli lascia a lavori in corso sapendo in cuor suo che un giorno sarebbe tornato.
«Giornalista di grande spessore ed esperienza, Stefano Barigelli supporterà il direttore Andrea Monti nello sviluppo delle molteplici nuove iniziative previste nel piano triennale di Rcs», dichiara l’azionista di maggioranza, presidente e amministratore degato di Rcs, Urbano Cairo.
Laureato in storia del Risorgimento, inizia a Paese Sera per passare in seguito al Messaggero. Chiamato dal Corriere della Sera, dove guida la redazione sportiva, diventa poi vicedirettore vicario alla Gazzetta dello Sport con Calabrese. Richiamato al Messaggero come vicedirettore poi, dal 2013, è condirettore al Corriere dello Sport-Stadio. È sposato con l’attrice di teatro e cinema Michela Cescon e ha tre figli.
Per ora di poche parole ma di lunga osservazione, dice: «È una sfida entusiasmante perché oggi nella redazione la maggioranza è di trenta-quarantenni che per forza deve offrire il massimo (e anche di più) per diventare “qualcuno” e reggere il confronto con mostri sacri del giornalismo che hanno fatto diventare questo giornale La Gazzetta. A noi esperti il compito di guidarli secondo linee precise per allargare la platea di utenti individuando nuovi mercati».
Monti si gode con orgoglio la festa che la redazione organizza per i nuovi assunti: «Cairo ha studiato a fondo per oltre un anno e capito che c’è il terreno per investire: a tutti noi spetta garantire i risultati a un editore controcorrente che con con queste assunzioni demolisce anche uno stereotipo».
Marco Calabresi
Marco Calabresi, 31 anni da compiere il prossimo 27 aprile, si fa le ossa sui campi di calcio giovanile e dilettantistico collaborando con Il Corriere Laziale dal 2004 al 2006. Dopo diverse esperienze sempre nel calcio giovanile, tra cui quella con la redazione del format Fuori Area (primo contatto con la televisione), dal 2010 fa parte dell’Ufficio Comunicazione della Divisione Calcio a Cinque, cimentandosi tanto con la scrittura quanto con il ruolo di telecronista, arrivando a commentare i principali eventi della stagione del futsal per emittenti nazionali come Sportitalia e Fox Sports.
Collaboratore della Gazzetta dello Sport dal 2008, ottiene il suo primo contratto da praticante nell’estate del 2012, nella redazione romana. Dal dicembre 2014, mantenendo il resto delle collaborazioni, è assunto con contratti a termine (prima da praticante, poi da professionista) nella redazione di Milano, dove lavora adesso a tempo indeterminato nel settore calcio.
Aldo Cangemi
Aldo Cangemi, classe ’80, nato il 4 luglio (già, proprio come il film), siciliano a metà tra Ragusa e Palermo, ha la passione per il giornalismo sportivo sin da piccolo come testimonia una foto – Gazzetta dello Sport in mano – dell’estate 1986.
Inizia a comporre per se stesso con una vecchia macchina per scrivere all’età di 10 anni, scopre che gli piace e continua fino a laurearsi in Scienze della Comunicazione, indirizzo Giornalismo. Inizia a collaborare col Giornale di Sicilia e subito dopo con Il Messaggero. Diventa professionista nel 2006 e parte con la collaborazione da Palermo anche per la Gazzetta dello Sport, sia versione cartacea sia on line. A settembre 2012 ottiene il primo contratto per la Gazzetta nella sua sede principale di Milano, ora l’assunzione. Destinato all’area digitale.
Davide Longo
Davide Longo, classe 1969, nato a Monza, inizia nei primi Anni ’90 da collaboratore della redazione sportiva de La Notte. Dopo vari contratti con gli uffici stampa dei comuni di Sesto San Giovanni, Rozzano e Pieve Emanuele, nel 2000 passa alla redazione sportiva del Giorno e nel 2006 diventa vicecaposervizio del settore “varie” al Quotidiano Sportivo della Poligrafici Editoriale.
Nel 2009 passa al settimanale Di Più della Cairo Editore e dal 2010 al 2012 è coordinatore editoriale dell’agenzia Datasport della Sergio Chiesa Editore. Nel settembre 2012 arriva alla Gazzetta dello Sport per il lancio dell’edizione Milano e Lombardia. Dal 2013 fa parte della redazione calcio della Gazzetta con contratti a tempo determinato, adesso diventato articolo 1. Arricchisce il desk di conduzione del settore calcio.
Giuseppe Nigro
Giuseppe Nigro, senese, 37 anni, laurea magistrale nel 2007 in Scienze della Comunicazione col massimo dei voti, pubblicista dal 2003 e professionista dal 2008, comincia a scrivere nel 2001 sul quotidiano locale Siena Oggi – Il Cittadino Oggi. Occupandosi soprattutto di basket, segue la Mens Sana vincitrice di otto scudetti in dieci anni dal 2004 al 2013.
Corrispondente per Il Gazzettino, l’Unità e per testate specializzate periodiche e web, dal 2006 – passando alla Nazione – lo diventa anche per l’Ansa, di cui dal 2009 è corrispondente unico anche per la cronaca.
Con esperienze pure in telecronaca e nelle trasmissioni sulle emittenti locali, coautore e coordinatore editoriale della biografia di Ezio Cardaioli, nel 2007 fonda la rivista locale Basket Minors e dal 2011 assumeo la direzione di Sienafree, il principale sito cittadino.
Da maggio 2005 comincia a collaborare anche per la Gazzetta dello Sport, che per l’Olimpiade 2008 lo chiama per la prima volta in redazione: primo di una serie di contratti che lo porta a trasferirsi definitivamente a Milano dal 2014, partendo dalla redazione sport olimpici per lavorare in tutte le aree del giornale, dal ciclismo al calcio, dai motori agli altri mondi, passando per il web. Il 1° aprile 2018 è arrivata l’assunzione a tempo indeterminato: un rinforzo di peso per il settore sport olimpici e vari.
Mario Pagliara
36 anni, giornalista professionista dal 2010, è orgogliosamente figlio di Cava dé Tirreni e vive con entusiasmo da undici anni a Milano. Il giornalismo è un’irrazionale follia giovanile alimentata dal mito di Gino Palumbo, rivoluzionario direttore della Gazzetta dello Sport e padre del giornalismo moderno puntato su retroscena e forza dei personaggi.
Una passione impetuosa che ancora oggi fatica a controllare: il 4 aprile 1997, a 15 anni e mezzo, pubblica il suo primo articolo sul quotidiano Cronache del Mezzogiorno diretto da Gigi Casciello. Quattro anni dopo approda al quotidiano La Città di Salerno dove, sotto le direzioni prima di Andrea Manzi, poi di Gigi Vicinanza e, infine, di Angelo Di Marino, lavora per 7 anni come collaboratore scrivendo di cronaca nera, politica, bianca e sport.
Sono anni di gavetta pura, tra radio locali, tv regionali e un mensile “Calcio Giovani” creato e diretto, dedicato al calcio giovanile in Campania. Laureato in Scienze della Comunicazione nel 2006, il primo novembre 2007 sbarca a Milano dopo aver superato il concorso per il sedicesimo biennio della scuola di giornalismo Istituto formazione per il giornalismo Carlo De Martino.
Nel 2008 vince il premio giornalistico Giuditta Nanci, assegnato dall’Associazione Stampa Parlamentare, e qualche anno dopo arrivano il premio del Festival di giornalismo di Perugia (sezione carta stampata 2009 per un lavoro su Giancarlo Siani) e il premio “Eccellenze cavesi nel mondo” sezione giornalismo (2016).
Il primo giugno 2008 entra per la prima volta nella redazione della Gazzetta dello Sport come stagista. Inizia una decennale avventura a salti in “rosa” partendo con Carlo Verdelli. Passa da Milano&Lombardia all’on line, dagli impianti sportivi in Lombardia, alla rubrica Milan seguendo gli sviluppi societari del club e il calciomercato.
Collabora con la Fondazione Candido Cannavò nell’organizzazione di eventi (Candido Day, Donna è Sport, la Lezione di Gino Palumbo) e cura (oltre a una decina di libri Gazzetta) due iniziative editoriali Gazzetta: “Le prime pagine delle Gazzetta dello Sport, le emozioni, i protagonisti, le sfide dalla nascita alla XXX Olimpiade”, e “Ciclismo, storia di una grande passione nelle prime pagine de La Gazzetta dello Sport”.
Nell’ottobre 2010 vince la Borsa Schuman opzione giornalismo e lavora per 5 mesi nell’ufficio comunicazione di Milano del Parlamento Europeo e per 2 mesi, nel 2009, nella redazione Cronaca del Tg2 a Roma. Dal primo aprile 2018 è assunto a tempo indeterminato alla Gazzetta e destinato al settore digitale. (giornalistitalia.it)