ROMA – Un’assemblea generale di utenti, associazioni, lavoratori, giornalisti, organizzazioni sociali per rilanciare la missione di servizio pubblico della Rai e promuovere “una riforma che restituisca la Rai alla sua funzione culturale e alla sua identità di bene comune, risorsa e opportunità per tutti i cittadini”.
E’ l’iniziativa, promossa da Move On Italia, che si è svolta stamani nella sede della Fnsi a Roma, alla presenza di alcuni parlamentari e dei vertici del sindacato dei giornalisti.
Tra le associazioni presenti, Articolo 21, Liberainformazione, Libertà e Giustizia, Emergency, Legambiente, oltre alle associazioni dei consumatori.
Il collettivo Move On ha illustrato la proposta di modifica della governance Rai come “bene comune”, con la nascita di un Consiglio per le Garanzie del Servizio Pubblico, pienamente autonomo e con ampia partecipazione della società civile.
Il capogruppo Pd in Commissione di Vigilanza, Vinicio Peluffo, ha spiegato che sosterrà la riforma di Move On in Parlamento, auspicando che l’iter parta proprio da un’iniziativa parlamentare.
Sono intervenuti anche il presidente della Fnsi Giovanni Rossi ed il segretario Franco Siddi, il quale ha reso noto che “è stata inviata una circolare a tutte le rappresentanze sindacali della Rai, in cui si parla della creazione di un fondo bilaterale ai sensi della legge Fornero”.
“Non si tratta di un fatto meramente tecnico – ha sottolineato Siddi -. Il problema non è se la Rai partecipi o meno alla solidarietà, ma in una fase come questa, nella quale da più parti politiche si auspica un ridimensionamento dell’azienda, un’operazione come questa non può non destare sospetti”.
Nel corso dell’iniziativa è stato affrontato anche il tema del TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), l’accordo sul commercio e gli investimenti in fase di negoziazione tra Usa e Unione Europea dal luglio 2013, che suscita preoccupazione sotto vari aspetti, a partire da quello del rispetto dalla privacy.
Si è parlato, inoltre, dell’accesso alla banda larga in Italia, mentre le associazioni che rappresentano i diritti dei disabili hanno sollevato il tema dell’accesso al servizio pubblico, proponendo anche protocolli d’intesa per facilitarne la fruizione.
Move On Italia ha quindi illustrato una lettera di Ennio Morricone in difesa dei lavoratori del Teatro dell’Opera di Roma che sono stati licenziati. Erano presenti anche i rappresentanti sindacali di coro e orchestra. (Ansa)
Il segretario della Fnsi sulla Rai: “Desta sospetti la creazione di un fondo bilaterale”