ROMA – Sessista, volgare, vergognoso, osceno: l’onda della protesta sale, a partire dai social network, contro il servizio pubblicato dal settimanale “Chi”, che ritrae in alcune foto il ministro Marianna Madia all’interno dell’auto in compagnia del marito intenta semplicemente a mangiare un gelato. Ma il titolo del periodico diretto da Alfonso Signorini, non è per niente neutro, anzi fortemente allusivo: “Ci sa fare col gelato”. Scatena una tale bufera da portare all’immediato intervento dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, che apre un procedimento disciplinare contro il direttore, reo di una “palese violazione delle norme deontologiche sulla privacy e per fatti non conformi al decoro e alla dignità professionale”.
Mentre la censura per “sessismo” arriva anche dall’Ordine del Lazio. E le giornaliste di Giulia, annunciano un esposto.
Signorini da parte sua parla di due pesi e due misure, e si difende sottolineando che “Chi oggi s’indigna per il titolo che ho fatto alle foto della Madia che mangia il cono gelato ha marciato per anni sul calippo della Pascale”. E aggiunge: “Io aderisco a una scuola di pensiero secondo cui la malizia sta negli occhi di chi guarda e non di chi la fa. Accusare me di sessismo o di persecuzione a sfondo sessuale è assurdo”.
La prima protesta nasce su Facebook e Twitter, dove è forte la solidarietà soprattutto femminile, per il ministro della Funzione pubblica.
“Solidarietà a Marianna Madia. In tante lo denunciamo da tempo. Molta strada c’è ancora da fare per il rispetto di genere”, scrive la Presidente della Camera, Laura Boldrini.
Parla di “cattivo gusto senza limite” l’ex ministra per le Pari Opportunità Barbara Pollastrini. Tante parlamentari del Pd alzano la voce per gridare “vergogna”.
Solidarietà non solo dalla politica, ma sempre femminile, arriva anche dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: “Immonde le foto e il titolo pubblicato da #Chi – scrive su Twitter – Un vero rigurgito maschilista!”.
Anche il Segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un tweet esprime la propria solidarietà: “Spero che tutto il mondo del giornalismo italiano impari a rispettare le donne”. Il deputato del Pd Edoardo Patriarca – tra i pochi uomini ad intervenire – dice infatti: ”siamo sicuri che quella copertina non sarà piaciuta nemmeno a tante donne che si sono recate in edicola”.
Su twitter Madia incassa – tra gli altri – la solidarietà di Riccardo Iacona (“vergognosa copertina che ci offende tutti”), di Giulia Innocenzi (“Le allusioni sul cono gelato non le sentivo più dalle medie”), di una scrittrice come Silvia Ballestra (“fanno schifo”).
Pochi difendono Signorini, ma tra questi c’è Giuseppe Cruciani: “Quelli che hanno giocato per anni col calippo della Pascale sono indignati con Alfonso Signorini per il gelato della Madia. Che gente ridicola”.
Il consiglio Regionale dell’Ordine, presieduto da Gabriele Dossena, discuterà del caso per le proprie determinazioni nella prossima seduta. (Ansa)
Dalle proteste sul web all’intervento dell’Ordine lombardo: foto e titolo vergognosi