ROMA – Uno striscione ignobile, volgare, sessista e intimidatorio, contro la giornalista Alessia Marani, cronista del quotidiano Il Messaggero, consigliere d’amministrazione del Fondo di Previdenza Complementare dei giornalisti italiani e vicepresidente dell’Associazione Stampa Romana. Ad appenderlo alla recinzione della tipografia del quotidiano, a Torre Maura, nell’Agro Romano, probabilmente individui legati al tifo organizzato. Un ambiente che Alessia, negli ultimi tempi, ha ben raccontato con grande precisione e professionalità.
Solidarietà alla cronista è stata espressa da Federazione nazionale della stampa e dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, secondo i quali “l’enorme striscione sessista, offensivo e intimidatorio, preoccupa e indigna, ma fa scaturire grande solidarietà da parte di tutta la categoria verso la collega Alessia Marani, scrupolosa cronista del Messaggero, colpevole solo di aver fatto bene il suo lavoro raccontando vicende legate al tifo organizzato”.
“Alla luce dell’incontro con il ministro degli Interni, Marco Minniti e il capo della Polizia Franco Gabrielli, nell’ambito del coordinamento per la sicurezza dei giornalisti, siamo certi – affermano Fnsi e Odg – che i responsabili saranno individuati al più presto per essere perseguiti nelle sedi competenti. Il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il presidente del Cnog, Carlo Verna si dicono anche sicuri che “non mancherà la reazione dell’intera categoria chiamata a respingere, stavolta stringendosi intorno alla collega Marani, ogni forma di intimidazione e minaccia”.
Solidarietà alla collega, naturalmente, anche dal Comitato di redazione del Messaggero, che esprime “viva preoccupazione per l’inasprirsi del clima legato al tifo organizzato che ancora una volta prende di mira i giornalisti” e invita le istituzioni e i colleghi tutti a “tenere alta l’attenzione”.
Il presidente del Fondo pensione complementare dei giornalisti italiani, Enrico Castelli, a nome di tutti i componenti del Consiglio di amministrazione, esprime “piena solidarietà alla collega” e condivide e fa proprio l’invito che la Federazione della Stampa e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti hanno rivolto al ministro dell’Interno e al capo della Polizia perché siano tempestivamente individuati e perseguiti i responsabili di questo gesto così odioso e offensivo”.
Per l’Ordine dei giornalisti del Lazio si tratta di “un atto grave che si inscrive in un clima pesante di aggressioni, dalla testata di Ostia ai blitz di Forza Nuova a L’Espresso e a La7: un crescendo di minacce, offese e attacchi fisici contro i giornalisti impegnati nel lavoro del racconto dei fatti che non può non destare preoccupazione e allarme”. Per l’Associazione Stampa Romana, infine, “si tratta dell’ennesimo episodio di intimidazione e minacce contro i giornalisti e in particolare le giornaliste. Un fenomeno quello delle minacce, anche a sfondo sessista, sempre più preoccupante per contenuti e frequenza”.
Ad Alessia, seria e scrupolosa cronista e collega sensibile ai problemi della categoria, la piena e convinta solidarietà del Direttore e della Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)
Ignobile striscione, volgare, sessista e intimidatorio, contro la cronista del Messaggero