ROMA – E’ stato impossibile dimostrare in modo oggettivo lo svolgimento o meno di turni notturni, giornate festive e straordinari da parte di giornalisti del Tg1. Con questa motivazione la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del procedimento che riguardava 44 cronisti dell’emittente pubblica nei cui confronti è stato ipotizzato il reato di truffa.
I pm Luca Palamara e Laura Condemi nell’atto riportano, comunque, che non c’è un adeguato sistema di controllo da parte dell’ente di viale Mazzini.
Il provvedimento è stato notificato alla presidente dell’azienda, Anna Maria Tarantola. I magistrati hanno informato i vertici della Rai visto che hanno svolto accertamenti sulla base di un esposto che era stato presentato dalla stessa Rai come parte offesa.
A sollevare il caso dei cosiddetti “turni fantasma” era stato un dossier anonimo di cui si era avuta notizia tra la fine del 2012 ed i primi mesi del 2013. Le successive verifiche dell’internal audit Rai ha portato poi alla presentazione di una denuncia.
Nella richiesta di archiviazione, i pm Condemi e Palamara ricordano che alla luce delle incongruenze tra maggiori richieste ed ore effettivamente lavorate non si può affermare che esistesse un adeguato sistema di controlli e di verifica delle prestazioni straordinarie indicate.
Insomma “il sistema così strutturato costituisce una prassi lacunosa che non può, tuttavia, imputarsi automaticamente agli indagati”. (TmNews)
Per impossibilità di dimostrare lo svolgimento o meno di notturni, festivi e straordinari