Perihan Magden rischia 4 anni di carcere per un articolo pubblicato sul giornale Diken

Turchia: un’altra giornalista ha “offeso” Erdogan

Perihan Magden

Perihan Magden

ANKARA (Turchia) – La giornalista e scrittrice turca Perihan Magden, classe 1960, editorialista di Taraf, rischia quattro anni di carcere con l’accusa di aver insultato il presidente Recep Tayyip Erdogan. Ad essere incriminato è un articolo su un raid condotto dalla polizia a fine 2015 e pubblicato sulla versione on line del giornale Diken.
La Magden, già processata e assolta, in passato, per essersi espressa a favore dell’introduzione dell’obiezione di coscienza e contro il servizio militare, che in Turchia è obbligatorio, si è difesa dicendo di essersi limitata a rispondere alle domande di un collega di Diken, Tunca Ilker Ogreten, a proposito della confisca di copie della rivista nel settembre del 2015.
“Ho semplicemente espresso la mia opinione”, ha affermato la giornalista, che scrive normalmente per Nokta.
L’accusa ritiene, invece, che le parole usate da Perihan Magden nei confronti del premier Erdogan “siano andate oltre le critiche e siano chiaramente insulti”.
Quel che è certo è che quello della Magden è l’ennesimo caso di un giornalista, ma anche di un semplice cittadino chiamato a comparire davanti alla Corte per aver “violato l’articolo 299 del codice penale turco”.
Nel 2015 ci sono stati centinaia di casi di quella che non può essere definita se non come una grave forma di limitazione del diritto di espressione. Ancor prima che della libertà di stampa. (giornalistitalia.it)

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