ISTANBUL (Turchia) – Le autorità turche hanno imposto il silenzio stampa su oltre 150 vicende negli ultimi quattro anni. Lo scrive il sito del quotidiano Hurriyet, rimarcando la stretta sull’informazione da parte del governo del partito islamico Akp.
L’ultimo caso riguarda il sequestro del procuratore Mehmet Selim Kiraz, in corso da questa mattina a Istanbul, presso il Palazzo di Giustizia.
Tra gli altri casi su cui è stato imposto il silenzio, si contano molte vicende “scomode” per il governo, come l’inchiesta sul presunto caso di corruzione che a dicembre del 2013 ha quasi fatto cadere il governo dell’allora premier Recep Tayyip Erdogan, il raid con cui il sedicente Stato islamico prese in ostaggio 49 persone nel consolato turco di Mosul lo scoro giugno, i processi per le intercettazioni al ministero degli Esteri e nell’ufficio di Erdogan, la vicenda di un camion dell’intelligence che, carico di armi, stava per entrare in Siria e febbraio 2014, l’incidente nella miniera di Soma che a maggio 2014 ha fatto 301 vittime. (Adnkronos/Aki)
Il quotidiano Hurriyet rimarca la stretta da parte del governo del partito islamico Akp