ROMA – Quanto accaduto in Turchia, con l’arresto di 32 tra giornalisti, editori e dirigenti dei media è sconvolgente, è un attacco sfrontato alla libertà di stampa e di espressione inaccettabile.
La Fnsi è solidale con i colleghi dei media della Turchia e sostiene con forza le azioni promosse dal giornalismo tutto con le sue organizzazioni internazionali, la IFJ (la Federazione internazionale dei giornalisti) e la Federazione europea di categoria (EFJ), che hanno denunciato una deriva autoritaria e vendicativa del potere politico contro le opinioni diverse dalle sue scelte e dal suo percorso.
Quanto accaduto è l’ultimo atto di disprezzo per il giornalismo dopo che già in passato decine e decine di giornalisti e scrittori erano già stati messi in carcere ingiustamente e senza aver commesso nessun crimine. Il giornalismo italiano e mondiale non faranno passare sotto silenzio questa persecuzione intollerabile.
La Fnsi apprezza le dichiarazioni delle autorità del Ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, per il quale “la libertà di espressione è un valore irrinunciabile” e su queste deve ispirarsi ogni azione che tende a tenere aperto il dialogo tra l’Unione Europea e la Turchia. Ma è ben chiaro e condivisibile quanto affermato dall’ex presidente vicario del Parlamento Europeo e capogruppo dei Socialisti e Democratici, Gianni Pittella: “Le recenti tendenze autoritarie del presidente Erdogan “sono completamente incompatibili con i nostri valori e forniscono argomenti solidi a chi non vuole la Turchia nell’Unione Europea”.
In conclusione per la Fnsi è più che mai fondamentale assumere i valori e la pratica della libertà di espressione e di stampa come paradigma essenziale delle alleanze strategiche di qualsiasi Paese democratico.
Il segretario della Fnsi: “Una deriva autoritaria e vendicativa, solidarietà ai colleghi”