ANKARA (Turchia) – Lo scorso anno in Turchia 156 giornalisti sono stati arrestati, 774 sono stati licenziati e sono state avviate 484 azioni legali a carico degli operatori dell’informazione. Lo denuncia un rapporto stilato dagli esponenti del Partito popolare repubblicano (Chp), il principale partito di opposizione turco.
Dal rapporto si apprende che 200 giornalisti e sette media sono stati sottoposti ad un’indagine giudiziaria e che almeno 32 giornalisti si trovano attualmente in stato di arresto.
Diffondendo questi dati il vicepresidente del Chp, Sezgin Tanrikulu, ha detto che “i media dovrebbero essere liberi, e anche i giornalisti dovrebbero essere liberi in un paese democratico, anche se la Turchia attuale assomiglia ad un paese in cui la democrazia è in bancarotta”.
L’ultimo indice sulla libertà di stampa Freedom index world press stilato da Reporters sans frontieres ha collocato la Turchia al 149mo posto su 180 paesi, definendo la Turchia un paese “non libero”. (Agenzia Nova)
774 licenziati e avviate 484 azioni legali a carico degli operatori dell’informazione