Era stata arrestata ad agosto al confine con la Siria dove era stata rapita da al Nusra

Turchia: liberata la giornalista Lindsey Snell

Lindsey Snell

Lindsey Snell

ISTANBUL (Turchia) – È stata liberata Lindsey Snell, la giornalista americana arrestata al confine turco dopo essere entrata illegalmente dalla Siria lo scorso 6 agosto. Il magistrato, lo scorso 22 agosto, aveva disposto il sequestro del laptop e del telefono della reporter e del materiale girato dalla giornalista in territorio siriano.
Lindsey Snell, arrestata in Turchia con l’accusa di aver “violato una zona militare”, prima di finire in carcere aveva scritto un post su Facebook, rivelando di essere stata rapita, mentre si trovava in Siria, da un gruppo di militanti affiliati ad al Nusra, fazione siriana di al Qaeda. Il governo statunitense è stato riluttante nel commentare il caso della Snell e nel rivelarne dettagli.
A restare, invece, ancora in carcere in Turchia è il marito della giornalista, Suliman Wardak, arrivato nel Paese per aiutare la moglie e finito in manette con l’accusa di essere coinvolto nel fallito colpo di stato.
“Non mi sento libera – afferma Lindsey Snell – se mio marito resta in carcere”.
Nina Ognianova, presidente del comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ), ha accolto con favore la notizia, ricordando però che in Turchia “troppi” giornalisti si trovano in stato di detenzione. In seguito al fallito colpo di stato dello scorso 15 luglio, infatti, sono circa 111 i giornalisti turchi attualmente sottoposti a misure di limitazione della libertà personale.
“Continuiamo dunque ad appellarci al governo turco – ha dichiarato la Ognianova – affinché liberi i giornalisti ancora finiti dietro le sbarre semplicemente per aver fatto il proprio lavoro”. (giornalistitalia.it)

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