ANKARA (Turchia) – Il giornalista turco Emre Uslu, del quotidiano indipendente Taraf, è stato incriminato per presunte “offese” al presidente islamico Recep Tayyip Erdogan e al capo dei servizi segreti del Mit Hakan Fidan e rischia una condanna a 10 anni di carcere, secondo quanto riferisce la stampa di Ankara.
Uslu, che risiede negli Usa, non si è presentato davanti al tribunale di Istanbul che l’aveva convocato, e ha chiesto che la sua testimonianza sia raccolta negli Stati Uniti.
L’avvocato di Erdogan ha invece chiesto e ottenuto dalla corte che sia tradotto con la forza davanti al tribunale, scrive Zaman online.
Diversi giornalisti, intellettuali e docenti sono stati incriminati nelle ultime settimane per presunte “offese” a Erdogan e rischiano pene detentive di 5 o 10 anni.
Uslu è stato incriminato per un editoriale su Taraf il 30 gennaio scorso intitolato “preparazione di un falso assassinio”. (Ansa)
Emre Uslu rischia 10 anni di carcere. Diversi i cronisti su cui pende la stessa accusa