BRUXELLES (Belgio) – C’è anche un giornalista tra le vittime del tentato colpo di Stato messo in atto in Turchia nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Si tratta di Mustafa Cambaz, un fotoreporter che lavorava per il quotidiano turco Yeni Safak, ucciso durante l’occupazione da parte dei militari golpisti della sede della tv di Stato turca Trt, dell’emittente privata Cnn Turk e della redazione del quotidiano Hurryiet.
Ancora una volta, dunque, la stampa è stata presa di mira, mentre la democrazia turca era sotto attacco. È quanto denunciano la Federazione internazionale e la Federazione europea dei giornalisti.
A dare notizia dell’uccisione di Cambaz è anche lo stesso quotidiano conservatore turco Yeni Safak, per il quale il fotoreporter lavorava: Cambaz “è morto per un colpo di arma da fuoco alla testa quando un gruppo di militari fedeli al religioso turco che si trova negli Usa, Fethullah Gulen, ha cominciato a sparare contro la gente nella zona di Cengelkoy, ad Istanbul”.
“Mustafa Cambaz è stato ucciso mentre esercitava il suo diritto-dovere di informare”, commentano con amarezza i presidenti di Ifj ed Efj, Philippe Leruth e Mogens Blicher Bjerregaard.
“Il suo nome – incalzano Leruth e Blicher Bjerregaard – si aggiunge alle liste, già troppo lunghe, di martiri in nome della libertà stampa. Chi ha ucciso Cambaz stava cercando di uccidere la democrazia in Turchia. I giornalisti di tutto il mondo chiedono giustizia per questo crimine e rifiutano qualsiasi tentativo di permettere ai suoi assassini di sfuggire impunemente alla giustizia”.
Mustafa Cambaz è morto sotto il fuoco dei militari. La condanna di Ifj ed Efj