ISTANBUL (Turchia) – La Turchia ha espulso la giornalista olandese, Ans Boersma, corrispondente dal 2017 del giornale Het Financieele Dagblad. La notizia è stata diffusa dallo stesso quotidiano. Il direttore Jan Bonjer si è detto “profondamente sconvolto” per quanto avvenuto e ha difeso il lavoro svolto “in modo responsabile” dalla cronista.
«Si tratta – ha denunciato – di una palese violazione della libertà di stampa».
Il giornale spiega che le autorità turche avevano concesso l’accredito stampa annuale alla 31enne Boersma, fermata ieri dalla polizia quando a Istanbul ha richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno. Le è stato detto che l’espulsione sarebbe motivata da “ragioni legate alla sicurezza”.
L’articolo del giornale sulla vicenda è stato rilanciato via Twitter dalla stessa Boersma con l’hashtag #pressfreedom #freeturkeymedia. «E poi all’improvviso sei di nuovo su un aereo per tornare in Olanda», ha twittato stamani la reporter.
Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), alla fine dello scorso anno erano 68 i giornalisti in carcere in Turchia. (adnkronos)
LA PROCURA OLANDESE SMENTISCE LA TURCHIA: «NESSUNA INDAGINE PER TERRORISMO»
La procura olandese smentisce la Turchia: la giornalista Johanna Cornelia (Ans) Boersma non è stata espulsa da Ankara su richiesta dell’Aja e sulla donna non pende alcuna indagine per terrorismo.
«Non abbiamo chiesto alla Turchia di consegnarci la Boersma, sulla giornalista non pende alcuna accusa. Poco tempo fa sono loro che ci hanno chiesto informazioni su di lei e altre persone sospette», si legge in un comunicato diffuso dalla Bbc, in cui si specifica che quando
è giunta all’aeroporto di Amsterdam, la corrispondente del magazine Het Financieele Dagblad non è stata fermata.
Fahrettin Altun, capo della comunicazione della presidenza turca, aveva spiegato che l’espulsione è scattata in seguito a un’informativa da parte della polizia olandese, secondo cui la giornalista avrebbe avuto dei legami con il gruppo Jabat Fatah al-Sham (ex Al Nusra), affiliato di Al Qaeda in Siria.
«Solo gli olandesi possono spiegare come sono giunti a questa conclusione, non sta a noi mettere in dubbio quanto da loro affermato», ha twittato Altun.
Smentito Altun dalla procura olandese, rimane il mistero sui motivi dell’espulsione di Boersma, che aveva ricevuto appena nove giorni fa l’accredito annuale per poter svolgere il lavoro da giornalista in Turchia.
La reporter è andata ieri presso gli uffici per l’ì’immigrazione per svolgere le pratiche del permesso di soggiorno ed stata consegnata alla polizia che l’ha fermata e le ha notificato l’ordine di rimpatrio, eseguito oggi, senza che Boersma potesse neanche passare dalla propria abitazione per raccogliere bagagli ed effetti personali. (agi)