ISTANBUL (Turchia) – Un tribunale di Istanbul ha assolto oggi Hasan Cemal, tra i più noti giornalisti turchi, dall’accusa di “propaganda terroristica” a favore del Pkk curdo. Lo riporta il quotidiano Hurriyet.
Cemal, che rischiava fino a 13 anni di prigione, era alla sbarra per un articolo pubblicato nel maggio 2013 in cui ripercorreva le tappe dell’abbandono della Turchia da parte di combattenti del Pkk nell’ambito delle trattative di pace con il governo di Ankara, naufragate definitivamente nell’estate 2015.
Il mese scorso, Cemal era stato condannato a un anno e 3 mesi di carcere, con pena sospesa, per la stessa accusa di “propaganda terroristica” pro-Pkk per un altro articolo. Il giornalista veterano è sotto processo anche per offese al presidente Recep Tayyip Erdogan e per aver partecipato alla campagna di solidarietà con il giornale filo-curdo Ozgur Gundem.
Secondo l’ultimo bollettino dell’osservatorio per la libertà di stampa P24, i reporter attualmente detenuti in Turchia sono 151, la cifra più alta al mondo. (ats)
Era accusato di propaganda terroristica pro Pkk. Restano, però, le offese a Erdogan