ANKARA (Turchia) – Sono almeno 108 i giornalisti attualmente detenuti in Turchia, arrestati in maggioranza durante lo stato di emergenza dichiarato dopo il fallito golpe del 15 luglio. Lo rivela l’osservatorio locale per la libertà di stampa P24, secondo cui 66 di questi sono finiti in manette con accuse di legami con la rete di Fethullah Gulen, accusato da Ankara del tentativo di colpo di stato.
In totale, nell’inchiesta sul golpe sono stati emessi mandati d’arresto per 82 reporter. La maggior parte degli altri giornalisti sono, invece, detenuti con l’accusa di “propaganda terroristica” a favore del Pkk. Si tratta, per lo più, di reporter dei quotidiani filo-curdi Ozgur Gundem e Azadiya Welat e dell’agenzia Dicle. (Ansa)
Arrestati per lo più dopo il fallito golpe e accusati di propaganda terroristica