TUNISI (Tunisia) – Il governo di Tunisi ha smentito l’esecuzione di due giornalisti tunisini avvenuta in Libia, sottolineando come le immagini diffuse a riprova della loro uccisione risalirebbero al 2013.
Ieri l’altro, il ramo libico del gruppo terroristico Stato islamico (Isis) ha annunciato l’esecuzione dei giornalisti Sofiane Chourabi e Nadir Ketari, rapiti in Libia nel settembre del 2013, pubblicando su un sito libico le fotografie di corpi insanguinati.
In realtà, ha scritto ieri Jeune Afrique, queste fotografie risalgono al 2013 e i ritocchi riscontrati a una più attenta osservazione hanno sollevato dubbi sulla loro autenticità.
Così il ministero degli Esteri tunisino e il Sindacato nazionale dei giornalisti tunisini (Snjt) hanno smentito l’esecuzione. “Questo caso è difficile da gestire anche perché il governo si prepara a passare il testimone al nuovo capo dell’esecutivo, Habib Essid”, ha dichiarato un membro del sindacato. Secondo il capo della diplomazia tunisina, Mongi Hamdi, si tratta comunque di una questione che gode della massima attenzione da parte delle autorità, anche se non mancano le difficoltà, dal momento che i sequestratori non sono ancora stati identificati e non è ancora stato avviato alcun contatto. (Askanews).
Governo e Sindacato nazionale dei giornalisti: “Immagini del 2013 e ritoccate”