TUNISI (Tunisia) – Il Sindacato nazionale dei giornalisti tunisini (Snjt) ha denunciato, in un comunicato, il ritorno a pratiche repressive nei confronti dei giornalisti.
«Il sindacato ha ricevuto una serie di denunce da parte dei giornalisti a proposito di controlli di polizia e presunti ascolti delle loro telefonate. L’Snjt esprime la sua inquietudine di fronte a queste pratiche che ricordano quelle del vecchio regime e confermano la “cattiva” reputazione del ministro dell’Interno, che avrebbe lasciato agire i suoi funzionari in tal modo da quando è alla guida del dicastero», si legge nel comunicato.
Il sindacato dei giornalisti tunisini dichiara che, se proseguiranno le aggressioni nei confronti dei giornalisti, porterà la questione davanti alle sedi Onu competenti, ritenendo responsabili il presidente della Repubblica e il premier, che sono tenuti a far rispettare la libertà dei media e dei giornalisti nel Paese. (ansamed)
“La polizia controlla i colleghi e ascolta le loro telefonate: pratiche da vecchio regime”