TUNISI (Tunisia) – Rimane avvolta nell’incertezza più totale la vicenda dei due giornalisti tunisini rapiti in Libia di cui non si hanno più notizie dall’8 settembre scorso. Nessuna conferma ufficiale fino a questo momento sulla veridicità della notizia circolata, nel fine settimana scorso, sui media della decapitazione dei due, Sofien Chourabi e Nadhir Ktari, da parte di una sezione dell’Isis in Libia.
Il ministero della Difesa ha dichiarato di non aver mai avuto contatti con i rapitori. La cellula di crisi presso il ministero degli Esteri incaricata di seguire la situazione, sta moltiplicando gli sforzi per cercare di addivenire alla verità e ha deciso di inviare nei prossimi giorni una delegazione ufficiale in Libia per intraprendere eventuali contatti con i rapitori. La procura di Tunisi ha aperto ufficialmente un’inchiesta sul loro rapimento.
Secondo il presidente del Sindacato giornalisti tunisini Neji Bghouri, i due sarebbero ancora vivi e la stessi tesi viene sostenuta anche da Mustapha Abdelkebir, membro della commissione mista tuniso-libica incaricata delle negoziazioni.
Ieri alcune associazioni libiche, militanti per la difesa dei diritti dell’uomo e giornalisti libici, in un comunicato, hanno condannato il rapimento di Chourabi e Guetari ed espresso sostegno e vicinanza alle loro famiglie e a al popolo tunisino esortando le autorità libiche ad adoperarsi il più possibile per la liberazione dei due ostaggi. (AnsaMed)
Di Sofien Chourabi e Nadhir Ktari non si hanno notizie dall’8 settembre. Decapitati?