TUNISI (Tunisia) – Il Sindacato nazionale dei giornalisti tunisini (Snjt) ha denunciato «la politica di esclusione e discriminazione» perseguita dalle istituzioni ufficiali dello Stato e gli ostacoli “illegali” riscontrati dai giornalisti nello svolgimento del proprio lavoro e, in particolare, nell’accesso alle informazioni.
Lo afferma Snjt accusando la presidenza dello Stato e il governo della «restrizione alla libertà dei media e dell’assenza di garanzie effettive per la libertà del lavoro giornalistico e il diritto fondamentale di accesso all’informazione per giornalisti e cittadini». Il sindacato denuncia che, negli ultimi tre mesi, la crisi nell’accesso alle informazioni si è acuita e sembra esservi un alto tasso di omissione di informazioni, prevenzione e restrizioni al lavoro giornalistico e una politica di discriminazione tra i media.
Le autorità tunisine sono, quindi, invitate a «rivedere le loro politiche di comunicazione, rispettare il lavoro giornalistico, fornire tutte le garanzie necessarie per proteggere la libertà di stampa e di espressione, e ad abolire tutti gli ostacoli illegali», oltre a favorire la «libera circolazione delle informazioni e il diritto di ottenerle».
Il Sindacato ha anche invitato il ministero degli Affari esteri a chiarire le ragioni del divieto imposto ad alcuni gruppi di giornalisti di coprire l’incontro del ministro degli Esteri, Othman Al Jerandi e dell’omologo giapponese Yoshimasa Hayashi, svoltosi nella sede del dicastero, esortandolo «a rimediare e a facilitare il lavoro dei giornalisti durante l’importante evento ospitato dalla Tunisia». (agenzia nova)
Il Sindacato nazionale dei giornalisti Snjt denuncia “esclusione e discriminazione”