NEW YORK (Usa) – Il colosso americano dello sport in tv Espn ha sospeso per due settimane la conduttrice afroamericana Jemele Hill, 41 anni, che in un tweet aveva definito Donald Trump un “bianco suprematista”.
La giornalista ha anche attaccato, sempre con un tweet e senza giri di parole, il proprietario della squadra di football americano dei Dallas Cowboys, Jerry Jones, che aveva minacciato di non far giocare gli atleti che, al momento dell’inno, si fossero inginocchiati per protesta.
«Ha solo creato un problema per i suoi giocatori, in particolare per quelli neri. Se non si inginocchiano, qualcuno li vedrà come dei venduti».
Ad Espn non sono piaciute le esternazioni della conduttrice di “SportsCenter”, anzi per l’emittente si tratta di due “gravi violazioni della policy della rete”. Sicuramente, sulla decisione di sospendere la Hill avrà pesato la dura e immediata reazione della Casa Bianca che si è affrettata a chiederne il licenziamento. Per un tweet. (giornalistitalia.it)
Sempre meglio del licenziamento che la Casa Bianca vorrebbe per Jemele Hill (Espn)