RIYAD (Arabia Saudita) – Finirà davanti a un giudice la vicenda che ha avuto come protagonista una giornalista televisiva in Arabia Saudita, licenziata dall’emittente con la quale aveva firmato un contratto perché ritenuta troppo “brutta” per apparire sullo schermo.
La giornalista – la cui identità non è stata rivelata dal quotidiano locale Makkah – ha raccontato di essere stata assunta mesi fa da una tv satellitare araba, per la quale tuttavia non ha mai lavorato. Il suo primo servizio video da Riad, infatti, è stato bloccato dal direttore, che senza mezzi termini le ha spiegato che il suo aspetto non le avrebbe permesso di apparire in video.
La donna, ancora sotto shock, ha denunciato che il suo superiore è stato “rude” nei suoi confronti e di essersi sentita insultata quando, come forma di “risarcimento”, il direttore le ha offerto altri ruoli all’interno dell’azienda, come segretaria o assistente, tutti lavori che non prevedono la sua presenza in tv.
La giornalista ha spiegato di essere stata licenziata anche se il contratto firmato non prevede un periodo di prova di tre mesi, clausola che avrebbe dato all’emittente il diritto di mettere termine al rapporto di lavoro. Da qui la decisione della donna di denunciare la tv satellitare per discriminazione e per il mancato rispetto dei termini del contratto. Del caso si occuperà ora un tribunale di Riad. (Adnkronos)
Il suo primo servizio video da Riad bloccato dal direttore per il suo aspetto