TRIESTE – Ci sarà anche la Federazione nazionale della stampa, assieme all’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, domani, giovedì 22 giugno, alla serata evento “I Nostri Angeli”, con cui si concluderà il Premio giornalistico internazionale “Marco Luchetta”. Appuntamento alle 20.30 al Teatro Politeama Rossetti di Trieste, con la partecipazione, tra gli altri, di Paola e Claudio Regeni, i genitori di Giulio.
«Si tratta – spiega l’Assostampa Fvg – di un evento importante per il giornalismo italiano e internazionale, calato nell’attualità del nostro tempo per illuminare e raccontare le periferie del pianeta, e il miracolo di un’infanzia che resiste alle emergenze più dure, travolta fra guerre, terrorismo, migrazioni epocali, fame e carestie».
Sarà il giornalista del Tg1 Alessio Zucchini a condurre la serata, che verrà interamente ripresa da RaiUno e trasmessa venerdì 7 luglio. Protagonisti dell’evento saranno, innanzitutto, i vincitori della XIV edizione del Premio Luchetta, promosso dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin insieme alla Rai, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Su il sipario, domani sera a Trieste, con Khalil Ashawi, vincitore nella sezione fotografica per lo scatto simbolo di questa edizione: una giovane sfollata siriana, con la gamba amputata, ritratta in un campo profughi in Turchia mentre scorre il cellulare. Trattenuto proprio in Turchia da un visto che non arriva, Khalil Ashawi sarà rappresentato al premio Luchetta dal collega dell’agenzia Reuters Tony Gentile, fotografo italiano noto per i suoi reportage e, in particolare, per lo scatto che ritrae i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, immagine iconica dell’impegno antimafia.
Sul palcoscenico saliranno anche Lyse Doucet, reporter di Bbc News, Valerio Cataldi di Tg2 Dossier, Tom Parry del Daily Mirror e Laura Silvia Battaglia di Left Magazine. Con loro, sul palco del Rossetti anche il giornalista Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita e vincitore del Premio Crédit Agricole Friuladria Testimoni della Storia 2017, e il direttore dell’Ansa Luigi Contu, che riceverà dal portavoce Unicef Italia, Andrea Iacomini, il Premio “I Nostri Angeli” per l’attività di sensibilizzazione sull’infanzia violata e minacciata nel mondo.
Un forte richiamo all’attualità arriverà anche dall’intervento della famiglia Regeni: Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio – alla cui memoria andava nel 2016 il Premio Speciale assegnato dalla Fondazione Luchetta – ricorderanno a tutti che il caso attende ancora risposte certe e che proprio per questo servono ancora impegno e attenzione.
Legato all’attualità anche l’intervento del Segretario generale della Comunità di Sant’Egidio, Cesare Zucconi, affiancato da Christiane Groeben in rappresentanza della Federazione Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese: nel corso de “I Nostri Angeli” riceveranno il Premio Speciale della Fondazione Luchetta per il progetto “Corridoi Umanitari: l’accoglienza oltre l’emergenza”, avviato a fine 2015 attraverso un Protocollo d’intesa della Comunità di Sant’Egidio con la Federazione delle Chiese Evangeliche e la Tavola Valdese.
Corridoi umanitari significa modalità sicure attraverso le quali i rifugiati possono arrivare in Europa senza rischiare di morire nei viaggi della disperazione, al sicuro dalle organizzazioni criminali. Il progetto ha già portato in Italia 1.000 rifugiati siriani, accolti attraverso reti di ospitalità privata.
La colonna sonora della serata sarà firmata dai cantautori Vinicio Capossela e Renzo Rubino. Capossela farà tappa a Trieste nell’ambito del tour estivo che lo vede protagonista di una nuova produzione, “Atti unici e qualche rivincita”. Rubino, fra i protagonisti del Festival di Sanremo 2014 con il pezzo “Ora”, a Trieste proporrà anche un omaggio a Lucio Dalla interpretando un grande classico come “Futura”.
«È importante ribadire, – conclude l’Assostampa Fvg – alla presenza di Paola e Claudio Regeni, che la Fnsi continuerà ad aggiungere la propria voce a quelle di chi non ha mai smesso di reclamare “Verità per Giulio” e per tutti i “Giulio egiziani”, come hanno voluto sempre sottolineare i familiari e i legali della famiglia Regeni». (giornalistitalia.it)