TRENTO – «Il 23 dicembre, il “regalo” dell’editore di Trentino Tv, Graziano Angeli, che durante l’incontro con il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige e la Fistel-Cisl annuncia di voler licenziare tre giornalisti; alla vigilia di Capodanno, il regalo senza virgolette del presidente Pd del Consiglio provinciale di Trento Bruno Dorigatti, ex segretario della Cgil del Trentino, marito del direttore di Trentino Tv Marilena Guerra, della firma dell’autorizzazione di altre cento trasmissioni (mini tribune politiche) per complessivi 80.000 euro. Cifra che si aggiunge ai circa 36.000 euro della diretta televisiva del Consiglio provinciale coperta sempre da Trentino Tv”.
Nel denunciare “il possibile conflitto di interessi del presidente del Consiglio provinciale di Trento”, il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige presieduto da Stefan Wallish e la Fnsi sottolineano “l’incongruenza della decisione” alla luce del dimezzamento dell’organico dell’emittente motivato con “gli asseriti 337.029 euro in meno ricevuti dalla Provincia di Trento nel 2016”.
Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige ed Fnsi ritengono, infine, che “la legge provinciale di Trento sull’editoria del 7 dicembre 2016, che prevede provvidenze a chi promuove l’informazione locale salvaguardando i livelli occupazionali, debba armonizzarsi con la legge nazionale, i cui decreti attuativi sono in approvazione dal dipartimento dell’editoria”. (giornalistitalia.it)